Alba Adriatica, alberi da abbattere sul lungomare. Giovannelli: scelta da rivedere
Il presidente di Federalberghi al fianco del comitato spontaneo
Alba Adriatica. “L’interesse principale dei turisti e viaggiatori, nella scelta delle località dove trascorrere le proprie vacanze, c’è la natura, l’ambiente e la sua cura, ancor prima di arte e cultura”.
E’ una chiosa quella di Giammarco Giovannelli, presidente regionale di Federalberghi, che usa per analizzare la questione ambientale, anche nella sua città, Alba Adriatica, con collegamenti molto chiari su quelli che sono temi di respiro internazionale. dall’Agenda 2030, ai cambiamenti climatici e alla tutela ambientale.
Tutte questioni, inevitabilmente, che si sposano al dibattito in corso, ad Alba Adriatica: sul progetto del nuovo lungomare, con i lavori prossimi a ripartire, e con le oltre 6mila firme raccolte sul web per stoppare il taglio degli alberi.
“Era doveroso da parte mia“, sottolinea Giovannelli, “in qualità di Presidente regionale di Federalberghi Abruzzo, fare queste dovute premesse perché abbiamo fate nostre le autorevoli indicazioni che ho appena richiamato poiché, come rappresentante degli operatori dell’accoglienza, la mia organizzazione da anni si batte con molta determinazione a tutti i livelli delle istituzioni e nella società italiana proprio per favorire lo sviluppo del turismo sostenibile che è diventato il fattore determinante e strategico per la promozione turistica”.
La riflessione locale. “Purtroppo, malgrado l’impegno della mia organizzazione a favorire a tutti i livelli il turismo sostenibile mediante la tutela dell’ambiente, l’amministrazione comunale di Alba Adriatica non sembra aver recepito queste indicazioni quando, pur avendo approvato formalmente e legittimamente il progetto di riqualificazione del lungomare, investendo oltre 6 milioni di euro,
ho deciso di abbattere gli oltre 200 alberi del lungomare, oltre quelli malati che coerentemente andavano sostituiti.
L’alberatura del lungomare rappresenta un grande patrimonio arboreo di Alba Adriatica e per moltissimi anni ne connotato la nostra fortuna turistica: ed ancora la rappresentano a livello pratico e di immagine.
Infatti quei 200 alberi da oltre 50 anni hanno donato e donano la loro ombra e abbassano le torride temperature estive sia alle persone che alle auto parcheggiate, offrendo altresì refrigerio soprattutto a bambini ed anziani, hanno assorbito anidride carbonica in cambio di ossigeno e ospitano varie specie di volatili e scoiatoli.
Purtroppo già nel primo intervento realizzato nel tratto sud del lungomare gli alberi presenti sono stati tutti abbattuti inesorabilmente lasciando un aspetto desolante, brullo e assolato, sicuramente in contrasto con le direttive Onu, Unwto e Unione Europea per la salvaguardia dell’ambiente e per un turismo eco-sostenibile ed inclusivo.
Quando oggi si parla di interventi sul verde e di sostituzione di alberi, è indispensabile avere indicazione da architetti paesaggisti, così come hanno fatto le più importanti località turistiche italiane ed europee nella riqualificazione urbana delle rispettive città.
La raccolta firme. Da parte di cittadini e turisti c’è stata una grande mobilitazione con la creazione di un comitato spontaneo con richiesta di fermare il taglio di altri 150 alberi nel tratto nord con la raccolta di oltre 6mila firme.
Messaggio chiaro e forte: quel progetto di qualificazione va rivisto dal punto di vista della tutela del patrimonio arboreo, richiesta alla quale aderisco come Presidente Federalberghi e come operatore turistico albense, con l’invito rivolto al Sindaco di accogliere la legittima richiesta del Comitato spontaneo e trovare insieme soluzioni alternative per il bene supremo di Alba Adriatica”.