Alba Adriatica, alberi da tutelare sul lungomare. La minoranza affonda: ecco cosa dice la soprintendenza
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Alba Adriatica. “Questa è un’opera pensata male e proseguita peggio e mai chi amministra questa cittadina si è fermato, di fronte alle nostre sollecitazioni, a riflettere e ripensare la sua idea”.
Ci sono valutazioni tecniche, evidenti, ma anche di natura politica, di fronte alla relazione che la Sovrintendenza ha trasmesso, ieri l’altro, al Comune di Alba Adriatica e a tutte le parti interessate. Il tema, controverso, è quello dei lavori sul lungomare Marconi e degli abbattimenti dei pioppi. E la relazione è emblematica: Conferma le prescrizioni riportate nel parere espresso nel marzo 30 marzo 2022, con le sole eccezioni relative a casi motivati da urgenza e pericolo per la pubblica incolumità ovvero si richiama codesta amministrazione comunale a mettere in atto ogni possibile azione volta a preservare quanto più possibile il ricco patrimonio arboreo esistente, limitando gli abbattimenti solo ed esclusivamente ai casi di pericolo per la pubblica incolumità attestati dalla relazione”.
E sulla base della relazione tecnica rimessa di recente, si profilano scenari nuovi sul tratto nord del lungomare di Alba Adriatica.
E il gruppo consiliare Siamo Alba (Massimo Marconi, Laura D’Ambrosio, Ambra Foracappa, Valerio Caserta, Renato Pantoli), nel corso di una conferenza stampa, ha ricostruito i vari passaggi della vicenda. Non lesinando stoccate di natura politica, anche alla luce di quello che sono le relazioni tecniche dell’agronomo Rabottini e della stessa Soprintendenza.
” In questi anni abbiamo avanzato proposte, raccolte firme e proposto un tavolo di confronto”, sottolinea Massimo Marconi, ” e siamo stati accusati, anche negli ultimi giorni, di dire menzogne. Invece gli aspetti che sono emersi hanno dato sostanza ai nostri dubbi. A questo punto il sindaco, invece di coprirsi dietro agli ordini di servizi dei tecnici, deve dirci come vuole muoversi. E al di là degli aspetti tecnici, ci sono gli indirizzi politici. E noi crediamo che il patrimonio delle alberature, anche nella zona già completato, poteva essere salvato”.
Nell’occasione, la consigliera comunale Laura D’Ambrosio ha sottolineato alcuni passaggi importanti sulle recenti perizie, che per un tratto del lungoamare nord prevede l’abbattimento di 26 pioppi, ma per 31 devono essere tutelati, curati in attesa di essere rivisti tra due anni.
“La Soprintendenza non ha mai ricevuto il progetto esecutivo”, dice la D’Ambrosio, ” e nel percorso seguito non è mai stato preservato e tutelato il filare degli alberi”.
Di certo ora si attendono i passaggi successivi da parte dell’esecutivo, con la minoranza che prosegue nella sua battaglia. Tra chi chiede, alla luce degli ultimi fatti, le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Giuliano Vallese e chi, al contrario, parlando di illeggittimità e forse anche di irregolarità nei percorsi seguiti, di fermarsi un attimo e ripensare alcuni passaggi.