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Teramo

Alba Adriatica, diretta streaming e polemiche social

Alba Adriatica. Sui social si accende il confronto, e anche la polemica, sulla seduta consiliare dedicata al nuovo lungomare Marconi di Alba Adriatica. Seduta in programma giovedì 21 dicembre (ore 18.30) con la presenza dei tecnici.

Ebbene, il gruppo consiliare di Siamo Alba ha chiesto, in maniera ufficiale, di poter attivare, in occasione della seduta di giovedì la diretta streaming. Il gruppo di maggioranza, anche alla luce di una serie di polemiche nate sui social, ha diffuso una nota. E che lo streaming sarà attivato da gennaio del 2024 dopo aver approvato il regolamento, che è al vaglio della struttura comunale, e che sarà portato in discussione nell’ultima seduta dal 2023, in programma il 29 di dicembre.
“Questo è l’impegno assunto dalla maggioranza durante una delle recenti sedute di Consiglio. E questo è l’impegno che si sta portando avanti con rispetto e responsabilità”, si legge in un post di Uniamo Alba.

“Di ció ne è a conoscenza il gruppo di governo tanto quanto quello di opposizione che si dichiarò, in occasione di quella seduta pubblica, lieto di apprendere della volontà dell’amministrazione di attivare lo streaming, per la prima volta nella storia della città (ndr), condividendone modalità operative e tempistiche.

Sarebbe il caso, quindi, di evitare di veicolare nella cittadinanza l’idea che l’amministrazione non conceda oggi lo streaming del prossimo consiglio comunale pur potendolo fare.

D’altra parte, se fosse stato possibile dare luogo alla diffusione delle riprese audiovideo in diretta fin da subito (vale a dire prima dell’approvazione del relativo regolamento) non si capisce perché non sia stata già attivata questa possibilità nell’assise precedente, ed in quella prima ancora, ed in tutte quelle che si sono sviluppate da almeno 15 anni a questa parte.

La sensazione che “trasmette” questa ennesima pagina polemica -che nulla di positivo aggiunge al clima politico locale- è che si voglia lasciare intendere che la maggioranza ha la volontà di mortificare i cittadini privandoli di un diritto che, invece, può essergli concesso facilmente ed immediatamente”.

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