Alba Adriatica. Finisce in carcere dopo aver aggredito la convivente. I carabinieri di Alba Adriatica, in esecuzione di una misura cautelare emessa del gip del tribunale di Teramo, hanno arrestato un 30enne del posto accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della convivente.
I fatti risalgono alla fine del mese di gennaio quando la donna si è rivolta ai carabinieri a seguito di una aggressione subita dal convivente e per la quale è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Sant’Omero che l’hanno giudicata guaribile in 8 giorni.
Immediatamente è stato attivato il cosiddetto “codice rosso” con le indagini che hanno consentito di fermare e arrestare il presunto autore dei maltrattamenti.
Il comando provinciale carabinieri di Teramo come per altro l’intera istituzione sono da sempre a fianco delle donne maltrattate. Nelle caserme di Teramo, Alba Adriatica e Giulianova ci sono diversi militari tra cui anche personale femminile che ha frequentato degli importanti e selettivi corsi all’I.S.T.I. (Istituto Superiore Tecniche Investigative), organizzati dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e tenuti da Ufficiali e Sottufficiali del RACIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), magistrati, docenti universitari, esercenti professioni sanitarie (Psichiatri, psicologi, etc), che hanno consentito di specializzare dei carabinieri, già di per se dotati di carattere aperto al dialogo e all’ascolto, nel delicato e importante settore.
Inoltre a seguito di protocollo d’intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Soroptimist International d’Italia, volto a rafforzare ulteriormente l’azione istituzionale nel settore del contrasto alla violenza di genere, mediante l’allestimento, all’interno delle caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili e denominati “Una stanza tutta per se”. Uno di questi locali è stato realizzato, a cura del Club Soroptimist di Teramo, proprio presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo. Inoltre sempre in questa caserma come gesto simbolico è stata posizionata “La Panchina Rossa”, ove è vergata la frase “L’Amore non è mai violenza”.