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Teramo

Alba Adriatica, osservazioni al piano di difesa della costa: l’intervento

La replica del rappresentante della Fab

Alba Adriatica. “Il post di Luca Di Carlantonio non avrebbe meritato alcuna attenzione se non fosse per una grave affermazione infondata e di oscura interpretazione.

Ho cercato di trovare un senso a quel post pubblicato giorni fa, oltre al fatto che siamo in campagna elettorale, ammesso che come dice Vasco Rossi “abbia un senso””.
A sottolinearlo, in una nota, è Franchino Giovannelli, ex sindaco di Alba Adriatica, ma soprattutto referente territoriale della Fab Cna e storico operatore balneare.
E la riflessione nasce da un recente intervento del geologo Luca Di Carlantonio.

“Si ha l’impressione leggendolo, di un intervento sollecitato, forzato, sconnesso nella sua struttura lessicale e confuso anche nei riferimenti temporali. Il riferimento all’incontro, avvenuto quasi casualmente 2 anni fa, marzo 2021, (e non come lui afferma un anno fa) con un rappresentate di un’Associazione (CNA-FAB) la quale anche a nome di altre 8 associazioni gli aveva chiesto la disponibilità a produrre un parere tecnico riguardante la “realizzazione di una spiaggia di alimentazione per ripascimento controllato” (e non al piano di difesa della costa a quel tempo già approvato).

“Il dott. Di Carlantonio”, prosegue Giovannelli, “non ritenne opportuno accettare quella che era una semplice proposta di incarico, per questo motivo le stesse associazioni, anche su consiglio del Prof. Enzo Pranzini “esperto di fama europea”, presentarono l’Osservazione (verifica di assoggettabilità VA) nella quale si affermava: che la stabilità del ripascimento è determinata dalle dimensione dei granuli (granulometria) e non dalla quantità della sabbia sversata. Tesi, molti mesi dopo, sostenute dal geologo Di Carlantonio in più interventi sull’argomento.
Ma la cosa più grave è che in quella circostanza dell’incontro, lui afferma che gli sono state chieste “cose sconcertanti”. Tali affermazioni sono palesemente inventate e ingiustificabili.
Cosa ci può essere di sconcertante nel chiedere ad un professionista di redigere un parere tecnico su un progetto, di vitale importanza per la città?

Altro punto dell’articolo sono i tomboli: “sconcertante ciò che si legge: c’è paura dei tomboli”, affermazioni del dott. Di Carlantonio. Per la precisione questo argomento è stato sollevato dal Prof. Mancinelli e dall’Ing. Gara tecnici incaricati dalla Regione Abruzzo a predisporre la variante puntuale per la difesa della costa. Nel progetto di fattibilità tecnico-economica già approvato dalla Regione Abruzzo nel dicembre 2023 sia nell’elaborato progettuale 1 che nell’elaborato 2 i progettisti affermano rispettivamente a pag. 7 e a pag. 31 “la realizzazione di difesa della costa con barriere foranee emerse presenta 2 principali conseguenze: la prima è lo spostamento dell’erosione sotto flutto, la seconda è la possibile formazione dei tomboli con scarsa circolazione idrodinamica che permette il deposito dei limi nelle zone protette”.

È convinzione comune, concludendo questa nota, da parte delle imprese e degli operatori turistici che le scogliere, oggi, siano l’unico strumento per contrastare ed arrestare il fenomeno erosivo per cui tutti, cittadini compresi, sono favorevoli. Nel contempo si sentono in dovere di esprimere una grande preoccupazione, per la quale ci si auspica che i lavori di realizzazione delle suddette scogliere da Villa Rosa alla foce del Salinello “UF01” siano finanziati integralmente per l’intero tratto; l’importo complessivo è di 23,5 milioni di euro – ad oggi sono finanziati solo circa 7 milioni di euro- e che gli stessi lavori vengano eseguiti senza alcuna interruzione onde evitare che l’erosione stessa si propaghi verso sud, come già si è verificato in un recente passato, come d’altronde già affermato dai progettisti stessi”.

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