ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
TeramoPrima Pagina

Alba Adriatica, pioppi sul lungomare: la Soprintendenza farà un sopralluogo

Conferenza stampa di Siamo Alba che annuncia la novità

Alba Adriatica. La Soprintendenza si mette in moto e decide di effettuare un sopralluogo sul lungomare Marconi per verificare lo stato dei luoghi, le attività in essere e la rispondenza tra i lavori e il parere positivo rilasciato, dalla stessa Soprintendenza, nel marzo del 2022 sul progetto di riqualificazione delle riviera.

 

Eè il contenuto della nota con la quale la Soprintendenza acheologica belle arti e paesaggio ha trasmesso al Comune di Alba Adriatica per prevedere un sopralluogo il prossimo 7 novembre, alle ore 14.30.

Invito nella sostanza esteso anche ai carabinieri del nucleo culturale a L’Aquila. E’ questo il fatto nuovo del confronto, ora piuttosto acceso, per quanto concerne l’abbattimento dei pioppi sul lungomare Marconi. Quelli effettuati (oltre 50) e quelli (91) che potrebbero avere la stessa sorte.

Sopralluogo ispettivo. L’elemento di novitò, ossia il sopralluogo della Soprintendenza, è stato comunicato dal gruppo consiliare Siamo Alba che è tornato a sottolineare una serie di dubbi e di perplessità sul percorso tracciato dall’Ente sul rifacimento del lato est del lungomare Marconi. E le sollecitazioni arrivate dal gruppo consiliare (presenti in conferenza Massimo Marconi, Laura D’Ambrosio, Renato Pantoli e Ambra Foracappa), dal Comitato provinciale per la tutela del Verde pubblico e da Conalpa hanno poi, prodotto, nello specifico, il sopralluogo ispettivo, anche perchè da come si legge nella nota, l’Ente al momento non ha fornito ulteriori informazioni alla Soprintendenza rispetto alle richieste avanzate.

La ricostruzione. Nel 2016, per il tecnico incaricato, su 163 pioppi esistenti sul lungomare solo 5 esemplari risultavano in stato biologico critico o compromesso.
Nel 2022, lo stesso tecnico dichiara malato e classifica a fine vita l’intero filare di pioppi sul lato ovest, zona parcheggi per intenderci, attraverso una perizia visiva.
Nell’anno successivo e fino ad oggi, attraverso altre perizie eseguite anche grazie alle numerose proteste e sollecitazioni viene confermata la precaria stabilità delle piante e quindi pericolose per la pubblica incolumità.
Fino ad oggi quindi sono stati abbattuti 56 esemplari di pioppi, distrutti dalla miopia e ostinazione di questa compagine amministrativa che non ha tenuto conto né della sensibilità espressa dalla cittadinanza, né del parere prescrittivo della Soprintendenza che tutela l’ambiente ed il paesaggio e né tantomeno del Regolamento Comunale sulla gestione e tutela del verde pubblico che stabilisce il reintegro delle stesse specie arboree.
Il filare di pioppi rappresenta un patrimonio storico e ambientale fondamentale e peculiare per la nostra comunità e ha assolto il suo compito per circa 60 anni e potrebbe, con una corretta e amorevole gestione, avere ancora lunga vita a dispetto delle specie introdotte che, come apprendiamo da un comunicato, avranno una vita trentennale oltre ad assolvere ad una funzione ridotta in termini di impatto ecosistemico: una Festuca Glauca (una graminacea) non è un albero.
Non condividiamo le dichiarazioni della Sindaca quanto afferma con assoluta certezza che gli studi condotti attestano la necessità di sostituire i pioppi per garantire la sicurezza perché pericolosi per la pubblica incolumità. Se davvero così fosse aveva il dovere di chiudere al pubblico transito il tratto di lungomare così come gli altri luoghi dove vivono esemplari della stessa specie e della stessa età, come la Bambinopoli Comunale, via Rovigo, via Olimpica, via Rodi.
I dubbi che attanagliano i cittadini sulla nuova conformazione che il lungomare assume, basta guardare il tratto a sud ultimato, inducono a fare alcune riflessioni”.

Le domande. Marconi e il gruppo consiliare, pone una serie di domande sul tema, anche sulla rispondenza del parere dato dalla Soprintendenza sul quello che è ora in fase di realizzazione.
“Sono le domande sulle quali i cittadini vogliono risposta ed a pensar male spesso si indovina sul fatto che la decisione di abbattere tutti i 146 pioppi insistenti sul lato strada fosse già stata presa a tavolino già nella fase della progettazione preliminare e poi confermata in quella definitiva, a dimostrazione del fatto che oggi, i lavori per la realizzazione di scavo, tagli ed altro per la realizzazione degli impianti, vengono eseguiti proprio sul sito dove vivevano gli alberi abbattuti che con la loro presenza avrebbero reso incompatibili i lavori in quella sede”.

La questione estetica. A margine della conferenza, Renato Pantoli ha lanciato un paio di pillole legate al tema della bellezza: ” il lungomare, nel tratto ultimato, non crea sentimento e nemmeno curiosità. Non c’è stata visione nel pensare questa opera che costa 500 euro a cittadino”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio