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Alba Adriatica, pioppi sul lungomare. La Soprintendenza: stop agli abbattimenti

L'istituto chiede la documentazione mancante sulle lavorazioni e invita l'amministrazione a rispettare le prescrizioni

lOCATELLI

Alba Adriatica. La nota non si alimenta di tanti giri di parole e appare molto chiara: “l’amministrazione comunale deve astenersi da qualsiasi lavorazione che possa provocare ulteriori abbattimenti di interi filari arborei”. E questo laddove non si ravvisano situazioni di urgenza e pericolo.

 

E questo in attesa di chiarire una serie di aspetti legati alla documentazione richiesta dallo stesso istituto. Era attesa da giorni la comunicazione della Soprintendenza archeologica e delle belle arti dopo il sopralluogo effettuato, in loco, nelle scorse settimane sul lungomare di Alba Adriatica, teatro dei lavori di rifacimento delle riviera. E uno dei temi al centro del dibattitto, politico e non solo, riguarda l’abbattimento dei pioppi. Ebbene, la soprintendenza con la nota inoltrata al Comune alle associazioni ambientaliste che avevano inviato un esposto e al gruppo di minoranza verga, nero su bianco, alcuni aspetti.

Progetto esecutivo. La progettualità esecutiva del nuovo lungomare, approvata nell’aprile del 2023, rileva la Soprintendenza, non recepisce le prescrizioni, poichè prevede l’abbattimento dei vari pioppi. Cosa che non invece non emergeva nel progetto definitivo. E poi nella documentazione che il Comune ha inviato nel mese di ottobre, sono presenti due relazioni tecniche, nelle quali si parla di perizie relative a 37 esemplari di pioppi. E comunque lo stesso ente non è in possesso, al momento, di qualsiasi relazione tecnica che possa giustificare l’abbattimento di tutti gli esemplari di pioppi presenti nel tratto di lungomare interessato al primo tratto di lavori.

Le richieste. La Soprintendenza ha richiesto di fornire la documentazione “atta a sostenere la necessità e l’indifferibilità dell’abbattimento di tutti gli esemplari di pioppo e di riflesso del mancato recepimento delle prescrizioni imposte”. In pratica viene anche chiesto di conoscere il numero effettivo di alberi presenti nel tratto di lungomare prima dell’avvio dei lavori e il numero di esemplari che è stato necessario abbattere durante la fase operativa. E laddove non si ravvisino motivazioni di urgenza e di pericolo per la pubblica utilità, si invita l’amministrazione a sospendere qualsiasi attività di abbattimento. La nota della Soprintendenza ha subito generato delle reazioni anche da chi, in questi mesi, ha posto tanti dubbi e perplessità sul percorso seguito nei lavori.

“Esprimo soddisfazione per il lavoro meticoloso svolto finora e ringrazio sentitamente i funzionari della Soprintendenza, che a seguito del sopralluogo del 7 novembre, hanno evidenziato, ancora una volta, la necessità, improcrastinabile, di fornire un’ulteriore documentazione a sostegno degli abbattimenti eseguiti e il mancato recepimento delle prescrizioni nel progetto esecutivo”, sottolinea la consigliera comunale Laura D’Ambrosio.
“Tale richiesta non può che rasserenarci in quanto mira a garantire un’analisi più approfondita e conforme ai requisiti normativi e culturali di competenza dell’ente, assicurando, agli albensi, una valutazione adeguata e coerente con la tutela dell’intero filare arboreo, patrimonio arboreo e paesaggistico della cittadina”.

Massimo Marconi. “Il gruppo consiliare Siamo Alba condanna l’arroganza politica della maggioranza che ha sempre negato la disponibilità al dialogo ed alla collaborazione in più occasioni offerte attraverso la discussione in consiglio del progetto, a seguito di numerosi appelli e da ultimo al respingimento in toto della mozione consiliare”, rincara la dose il capogruppo, Massimo Marconi. “E’ di una gravità assoluta disattendere il parere della Soprintendenza che è organo superiore in materia ed è questo il tema che il mio gruppo ha sempre sostenuto. Le verità cominciano a venire a galla e confidiamo in un bagno di umiltà da parte del Sindaco e della sua maggioranza affinché rivedano le rigide posizioni assunte fino ad oggi, questo nell’interesse di tutti i cittadini. E’ anche per questa ragione che il gruppo consiliare Siamo Alba sta valutando la possibilità di chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario”.

 

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