Alba Adriatica. Conosceva le abitudini del gioielliere e comunque aveva studiato il piano nei particolari, non lasciando nulla al caso.
In apparenza il malvivente ha agito da solo, ma non è da escludere che prima dopo e durante qualche complice possa aver seguito ogni passaggio. Emergono nuovi particolati sulla rapina da almeno 100mila euro messa a segno ai danni della gioielleria Cichetti, in viale della Vittoria di Alba Adriatica, a due passi dalla chiesa e da piazza IV Novembre.
La dinamica. Stefano Cichetti, uno dei due titolari della storica gioelleria di Alba Adriatica (l’altro è Paolo, attuale consigliere comunale di maggioranza), chiude l’attività e torna a casa in via Degli Oleandri, quasi al confine con Tortoreto. Sono circa le 19.30 di una serata feriale. Esce dall’auto, posteggiata vicino casa, e trova un uomo coperto da uno scaldacollo e con una pistola in pugno lo minaccia. Lo invita risalire in macchina e torna nel negozio che dista circa 3 km. Sempre sotto la minaccia dell’arma, il commerciante riapre il negozio e poi in una borsa che gli consegna lo stesso malvivente, mette dentro i gioielli presenti in vetrina. Non quelli presenti nella cassaforte, disciplinata da un dispositivo a tempo, non si apre.
La fuga. Sempre con straordinaria lucidità, il rapinatore (di mezza età e con una cadenza della zona) esce con il commerciante, che chiude l’attività e si fa accompagnare a qualche centinaia di metri di distanza, a Villa Rosa. Dove si allontana a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Per oltre un quarto d’ora, interminabile, il commerciante resta in pratica sequestrato dal malvivente, che gli punta una pistola.
L’indagine. I carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, che hanno ascoltato a lungo il commerciante rapinato, stanno mettendo insieme una serie di tasselli della vicenda. E’caccia al rapinatore (il bottino è di circa 100mila euro) ed elementi importanti potrebbero arrivare dalla visione delle telecamere a circuito chiuso dell’attività e di quelle presenti in quella zona.
