Alba Adriatica, strisce blu: la sosta resta vietata agli autocarri anche lontano dal lungomare
Interrogazione del consigliere Massimo Marconi
Alba Adriatica. Una serie di quesiti, sulla regolarità di alcuni stalli a pagamento, sul lungomare di Alba Adriatica. Con un assunto: il divieto di sosta, per mezzi al di fuori delle auto, nelle nuove aree diventate a pagamento nel 2024, non sembra avere ragione di esistere.
Sono diversi gli appunti formulati, in occasione dell’ultime seduta consiliare, da Massimo Marconi, capogruppo di Siamo Alba, sul tema delle strisce blu e che hanno sostanziato una interrogazione a risposta scritta. Marconi ha posto alcune questioni tecniche relativamente alla mancata “chiusura” dello stallo in base al regolamento del codice della stada, chiedendo anche se sono state rispettate le misure minime previste dalle norme.
Sosta riservata alle sole autovetture. “Nell’ampliare le aree di sosta a pagamento in luoghi diversi dal lato est del lungomare Marconi”, sottolinea il consigliere, “ci si è dimenticati che in circolazione non vi sono solo le autovetture. Infatti, tutti gli stalli ove vige la sosta a pagamento sono riservati alla categoria di autoveicoli autovettura, rimanendo la stessa inibita 0-24 con rimozione a tutti gli altri tipi di veicoli. Tutto questo significa che nelle aree limitrofe al lungomare disciplinate a pagamento, un veicolo classificato autocarro o motoveicolo, non può essere lasciato in sosta, pena la sanzione pecuniaria e la sanzione accessoria della rimozione”.
Va detto che il divieto di paracheggiare in estate, sul lato est del lungomare a mezzi diversi dalle auto, aveva una motivazione bene precisa, anche in ordine al fenomeno del commercio ambilante abusivo.
“È penalizzante se non discriminatorio per tutti i mezzi a destinazione autocarro, usati per lavori, per interventi di manutenzione giornalieri da effettuarsi nelle numerose strutture alberghiere e stabilimenti balneari, che già impossibilitati a poter sostare sul lato est, ora si trovano a non poter sostare nemmeno a pagamento nelle aree adiacenti al lungomare sulle quali non vi è ragione alcuna per la quale porre tale restrizione”.