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Teramo

Alba Adriatica, trasferimento dei cani: tutto pronto per il sit in di protesta

Alba Adriatica. Ambientalisti e animalisti sul piede di guerra. Programmata per domenica 28 maggio a partire dalle ore 9.00 una manifestazione che si oppone al trasferimento dei 78 cani in altro sito.

 

La decisione dell’Unione di Comuni, adottata con un bando e conseguenti provvedimenti, giudicati di dubbia legittimità, sollevano rabbia e stupore nell’organizzazione che da 35 anni, senza scopo di lucro, conduce e gestisce il canile di Alba Adriatica, denominato “ Rifugio Canalba”. “ Abbiamo adottato tutti i provvedimenti richiesti dall’Ente – dichiara l’attuale Presidente dell’associazione Elisa Pizzingrilli – abbiamo seguito le procedure consigliate, sia per quanto riguarda la richiesta di proroga, dalla scadenza naturale del 31 maggio 2023 e nel frattempo abbiamo acquisito il nuovo sito , ubicato tra Villa Rosa e Martinsicuro, risultato idoneo e autorizzato dal Comune di Martinsicuro e non ci aspettavamo questa decisione immotivata , che affiderebbe i cani ad un canile di Collelongo “. A questa decisione si oppongono le associazioni ambientaliste, che già da tempo avevano avvisato l’Ente e lo stesso Comune di Alba Adriatica che i cani non vanno spostati se non con l’adozione di un nuovo sito idoneo ad ospitarli.

 

La manifestazione di domenica mattina , che con un corteo in partenza davanti al canile di via Ascolana si recherà sotto il Comune di Alba Adriatica, ha già interessato numerose associazioni e prevede la partecipazione di centinaia di simpatizzanti. La Task Force Ambientale che da tempo aveva avvisato l’amministrazione albense si accinge a presentare una denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Teramo . Come Presidente della Task Force Ambientale ritengo che il Comune di Alba Adriatica e L’Unione di Comuni, abbiano dimostrato tutta l’incapacità a risolvere questa annosa questione. Il canile faceva comodo per ospitare i cani randagi ma poi diveniva scomodo per le problematiche da risolvere.

 

I Comuni della Val Vibrata , in chiara violazione delle leggi vigenti, non hanno mai adottato un piano di censimento e applicazione del microchip, la vera deterrenza contro l’abbandono dei cani. “ faremo le barricate e ci legheremo alla struttura – ha dichiarato Elisa Pizzingrilli e i suoi volontari – abbiamo tutte le carte in regola compresa la certificazione della regolarità delle struttura e dello stato psicofisico degli anomali e dunque eseguito le procedure.

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