Alba Adriatica. Test pratici sulla spiaggia per verificare gli effetti della frantumazione delle pietre.
Nella mattinata di ieri, 6 febbraio, si è tenuto una sorta di vertice sulla spiaggia di nord di Alba Adriatica per effettuare delle simulazioni sulle procedure di eliminazione delle pietre che tante problematiche creano al turismo e alla gestione delle spiagge. Amministratori, tecnici comunali, operatori turistici e mezzo meccanico, dunque, hanno verificato gli effetti dei test effettuati. Operazione che è stata compiuta nel tratto di spiaggia libera a sud dell’Alba Beach.
E questo alla luce delle richieste avanzate dagli operatori balneari, riproposte anche nel 2024. Lo scorso anno la Regione aveva aperto uno spiraglio concreto per procedure alla triturazione in ghiaia, delle pietre, rimandadolo ad un parere positivo del Comune che però non era arrivato.
Ora la questione è stata riproposta, anche perchè il problema è reale e due sono le strade: portare via i sassi (cosa non semplice sul piano normativo) o procedere alla trituazione. “Abbiamo deciso di fare dei test pratici per renderci conto gli effetti”, sottolinea Paolo Tribuiani, assessore con delega al demanio. ” E ne faremo degli altri. Poi la responsabile prenderà una decisione sulle richieste degli operatori”.
La riflessone, oltre che tecnica, è anche pratica è di cosa la triturazione delle pietre possa lasciare sull’arenile. Farlo ora potrebbe favorire una sorta di miscellanea con la sabbia e con possibili ripascimenti previsti prima dell’estate. Nelle prossime settimane sarà presa una decisione al riguardo.
