Alba Adriatica. Il danno figurativo richiesto è di 26milioni di euro, mentre il valore delle aree al 30 aprile del 2018, sul quale è in essere un contezioso, secondo le stime, sempre di parte, è di 4,6 milioni di euro.
Sono cifre che fanno tremare le vene ai polsi quelle che ruotano attorno ad uno dei conteziosi del passato al Comune di Alba Adriatica. La vicenda è tornata d’attualità nel corso dell’ultima seduta consiliare del 2024, quella dedicata all’approvazione del bilancio di previsione. E tra le righe della relazione del revisore dei conti, fatta rilevare dal consigliere di minoranza, Valerio Caserta, c’è il parere condizionato proprio alla necessità di quantificare l’entità del contenzioso. E sulla vicenda ha relazionato, alla luce di quelli che sono i fatti allo stato attuale, la sindaca, Antonietta Casciotti, che ha anche sottolineato la necessità, durante il 2025, a prescindere dal decorso processuale, di dover necessariamente implementare il fondo conteziosi dell’Ente.
Contenzioso. La questione riguarda una delle vecchia vertenza Flaiani che riguarda alcune aree poi utilizzate, negli anni ’80, per realizzare degli alloggi di edilizia convenzionata in contrada Vibrata e Scerne e nello spazio dove trovo ospitalità il mercato coperto e ora la sede comunale distaccata di via Bafile. Per quanto riguarda le occupazioni delle aree poi affidate alle cooperative il procedimento è passato in giudicato, dopo la richiesta di far prevalere il principio di usucapione, poi riformato in Corte d’appello e poi confermato in Cassazione. Per quanto concerne l’area dell’ex mercato coperto, invece, la causa è stata incardinata solo nel 2018 e il procedimento si trova ancora nella fase dibattimentale e allo stato attuale è tutto da verificare esito, entità e anche durata. Bisogna dunque pazientare su questo aspetto, ma è indubbio che le casse comunali potrebbero poi dover fare anche i conti con un maxi-debito nei prossimi anni.