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Teramo

Ambito sociale unico tra Teramo e Montorio, la conferenza dei sindaci approva il regolamento

Un ulteriore passo avanti per garantire sempre maggiori servizi ai cittadini

Sayonara Tortoreto

Ieri mattina, nell’ambito del procedimento per la strutturazione e funzionamento dell’Ambito distrettuale n.20 “Teramo capoluogo area vasta – Montorio al Vomano”, che fa seguito alla modifica della definizione degli assetti territoriali degli ambiti distrettuali sociali approvata dalla Regione Abruzzo su richiesta degli ambiti interessati, la Conferenza dei Sindaci dell’Ecad ha approvato il relativo regolamento. 

Un ulteriore passo avanti per garantire sempre maggiori servizi ai cittadini.

“Teramo è sempre più riferimento a livello provinciale, ponendosi come aggregatore di un’area vasta – dichiara il sindaco Gianguido D’Alberto – e interpretando quello è lo spirito di una città capoluogo che si apre al futuro: quello di anticipare le coalizioni territoriali, ponendosi come punto di riferimento e traino della messa a sistema di una rete di servizi che dia risposte concrete e sempre più efficienti ai cittadini, mettendo sempre al centro la persona”.

“L’obiettivo –  sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Ilaria De Sanctis – è quello di migliorare la programmazione relativa ai servizi sociali, rendendoli sempre più aderenti alle esigenze del territorio e dei cittadini.  Questo anche sfruttando la sinergia tra le risorse umane dei due comuni e coinvolgendo una  rete sempre più ampia di associazioni. Nei prossimi giorni si procederà, pertanto, a delineare la gestione dei servizi conformandoli al miglior standard e uniformandoli sul territorio”

Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco di Montorio Fabio Altitonante.

“Ieri si è conclusa la prima tappa di un percorso iniziato nel 2021, con la modifica della legge regionale che ha permesso di avere un nuovo ambito 20 Teramo, Montorio e area vasta –  commenta Altitonante – e che ci proietta al futuro. Un’opportunità per tutti i cittadini, in quanto ci saranno più servizi sociali, più efficienza e maggiori risposte ai bisogni dei più fragili”. 

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