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Teramo

Ambulatorio di conciliazione: una buona notizia (ma a metà) per i malati cronici che si curano fuori regione

Una buona notizia, ma a metà.
La recente comunicazione della Asl di Teramo, che ha attivato i cosiddetti ambulatori di conciliazione nei quattro ospedali di provincia, rappresenta una buona notizia per i malati cronici che si curano fuori regione e che, spesso, sono costretti a pellegrianaggi e code interminabili per reperire un farmaco.

 

Un provvedimento, che però risolve non del tutto le criticità figlie del provvedimento precedente.

“Qualcuno si è “accorto” dei disagi che in questi mesi ha creato questa nuova procedura ed ha pensato bene di rimediare dopo troppi mesi, ospitando un nuovo sportello per ogni ospedale”, commenta Genny Rossi, referente regionale di Aira Odv.
“Peccato però che negli ospedali non sono presenti tutti gli specialisti che possono redigere le ricette per tutte le patologie esistenti.

Quindi, se non c’è uno specialista della propria patologia nel proprio ospedale di pertinenza, si dovrà continuare a pellegrinare e a fare doppie file.
Metà dei problemi risolti, grazie al tribunale del malato e a Cittadinanza Attiva di Teramo che, con un dialogo prezioso, hanno portato la voce di associazioni e malati alle istituzioni.
Rimane comunque un problema risolto a metà.
La sanità che risparmia sulle pelle dei malati, che non vaglia una procedura prima di renderla esecutiva”.

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