Ancora mobilità Erasmus+ per gli studenti e i docenti dell’Istituto Comprensivo Atri
Una settimana, insieme agli studenti polacchi, alla scuola di Istanbul
Sei alunni e tre docenti dell’Istituto Comprensivo Atri, insieme ai docenti e agli studenti della scuola polacca, sono stati ospitati per una settimana, dal 24 al 30 settembre, dalla scuola Ozel Mektebin Guneslj Ortaokul di Istanbul nell’ambito del Progetto Erasmus+KA210-SCH “Educating 4 Democracy: a bridge between home and school”.
In questa terza mobilità dal titolo “Protecting, respecting and promoting children’s rights” gli studenti e i docenti dei tre Paesi partner hanno preso parte a molteplici attività incentrate sullo scambio di buone pratiche, “peer education” e sulla consapevolezza dei diritti dell’infanzia. Dopo la cerimonia di benvenuto intercalata da canti e danze della tradizione turca, gli studenti delle tre scuole partner hanno presentato le loro scuole e illustrato i tratti caratteristici dei Paesi d’origine. La settimana Erasmus è proseguita con attività laboratoriali, workshop per studenti e docenti sulla “Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e degli adolescenti”, una mostra sui “Diritti dei bambini in Europa” e un picnic con piatti tipici turchi preparati dalle famiglie della scuola ospitante. Alle attività a scuola si sono alternate visite guidate nei luoghi d’interesse di Istanbul e al “Ministry of Education Board”, dove il governatore ha accolto le delegazioni di Italia e Polonia. La visita, piacevole e interessante, si è incentrata sulla conoscenza dei diversi stili di vita dei tre Paesi. La mobilità si è conclusa con la cerimonia della consegna degli attestati da parte del preside della scuola turca.
Di ritorno dall’esperienza Erasmus in Turchia, dal 3 al 5 ottobre altri studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo di Atri, diretto da Nadia Graziani, sono stati coinvolti nella mobilità virtuale organizzata dalla scuola polacca dal titolo “Children’s rights, children’s voices”. Tante le attività svolte in modalità online con l’ausilio della piattaforma eTwinning.