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Teramo

Antenna a Boceto di Campli: popolazione tenuta all’oscuro

Impianto collocato vicino alla chiesa e al cimitero

Sayonara Tortoreto

Una nuova antenna di telefonia mobile è in corso di installazione in questi giorni nella frazione di Boceto di Campli. “Alcuni cittadini preoccupati e tenuti all’oscuro di questa installazione ci hanno contattato – dichiarano i consiglieri comunali di minoranza – Il comune infatti pur avendo ricevuto la richiesta di autorizzazione lo scorso 16 febbraio, con data di inizio lavori previsto per il 27 maggio 2024, non ha informato la popolazione.

 

Da quanto sappiamo l’ente comunale non ha prodotto osservazioni e la società di telefonia ha proceduto, come da normativa, all’inizio dei lavori con il silenzio assenso. Ci risulta inoltre che i lavori sia effettivamente iniziati solamente dopo le recenti elezioni comunali del 9 giugno e che la notizia sia stata tenuta in gran segreto negli ambienti comunali”.
Questa la posizione della minoranza consiliare composta da: Fabiana Mariani, Marino Fiorà, Simone Iampieri e Alessia Di Giovanni.

”La mega antenna verrà infatti posizionata su un terreno privato a poca distanza dalla chiesa di Santa Maria Assunta e a pochissimi metri dal cimitero comunale. Quest’ultimo aspetto – continuano i consiglieri – ci pone dei dubbi circa il rispetto del vincolo cimiteriale che si pone come assoluto di inedificabilità oltre alla circostanza che la nuova installazione potrebbe impedire un futuro allargamento dell’attuale cimitero comunale. Su questi aspetti chiediamo quale sia la posizione del comune di Campli. Informeremo inoltre della vicenda anche la diocesi di Teramo e la Soprintendenza – concludono i consiglieri – per quanto di loro competenza. Infine- concludono – la chiesa è inagibile per i danni del sisma 2016, ma per arrivare al cantiere dell’antenna, l’unico modo per accedere è transitare proprio dalla strada che conduce all’area esterna della stessa chiesa.

Una coesistenza difficile che potrebbe creare una sorta di coabitazione forzata per quanto attiene l’accesso all’impianto a fini della verifica e della manutenzione dello stesso. Ragione per cui riteniamo che sulla chiesa, sorta da un precedente edificio del 1527, una volta riaperta ai fedeli e alle funzioni religiose, non possa anche gravare la presenza dell’impianto a pochi metri se non addirittura il passaggio di mezzi e degli operai che ne curano la manutenzione”.

 

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