Avviato nella fattoria didattica Podere “La Pinciara” a Villa Volpe della Piccola Opera Charitas, il progetto “Apicoltura Abile, passione da condividere” a cura dell’associazione ADA, Apicoltori d’Abruzzo.
Il progetto prevede il coinvolgimento delle persone con disabilità nelle varie fasi di allevamento delle api e della smielatura. L’inizio delle attività sul campo è stato preceduto da un ciclo di lezioni teoriche, che proseguiranno per il prossimo biennio, destinate agli ospiti della struttura al fine di renderli autonomi nella pratica dell’apicoltura.
L’associazione Apicoltori ha fornito i primi sei alveari per creare un apiario didattico, che sarà implementato in seguito. “Abbiamo già avuto modo di collaborare negli anni passati con ragazzi di una comunità di recupero con soddisfazione reciproca – dichiara il presidente di ADA, Vincenzo Cordoni -. Siamo convinti che condurre alveari e osservare le api siano attività con una valenza terapeutica, che possono indurre benessere e serenità in chi le pratica. Crediamo sia importante che le associazioni apistiche facciano il possibile per includere maggiormente nelle proprie attività tutti coloro che dimostrino interesse al mondo delle api, a prescindere dalla loro condizione fisica o mentale. Ringraziamo Mimmo Rega e Franco Persia, responsabili del centro, per aver avviato questa proficua collaborazione”.
Il progetto mira a far acquisire le competenze tecniche necessarie per creare un apiario avviando un percorso occupazionale per allevare le api, estrarre il miele, confezionarlo e venderlo; inoltre si propone di incrementare le competenze psicomotorie, l’autonomia e l’autostima.
Tutti i soci di Ada (che conta circa 200 associati in ambito regionale) hanno dato la propria disponibilità a proseguire le attività progettuali in collaborazione con la Piccola Opera Charitas di Giulianova, nella consapevolezza che dall’osservazione delle api deriva un modello di partecipazione comunitaria alla vita sociale, dove ognuno, in base alle proprie qualità, svolge un compito ben preciso per il benessere di tutti; oltre a preservare l’ambiente, esse insegnano, infatti, il valore della “diversità” come patrimonio.