Nello storico e prestigioso Palazzo Venezia, a Roma, ha preso il via “Archeologia dell’Abruzzo Pre-romano, tra ricerca e innovazione”, un ciclo straordinario di conferenze dedicato alle scoperte scientifiche che interessano il territorio abruzzese, in un arco di tempo esteso dal Neolitico fino alle soglie della romanizzazione.
Rappresentanti di Università, Istituti di ricerca, Soprintendenze e Istituti museali presentano i risultati di recenti ricerche e riflessioni di carattere generale sulle principali tematiche connesse all’archeologia in Abruzzo e alla connessa valorizzazione del territorio.
Il primo incontro, svoltosi lo scorso 5 novembre, ha visto gli interventi di studiosi e ricercatori che hanno illustrato le nuove indagini scientifiche inerenti il sito di Rio Tana a Lecce nei Marsi (L’Aquila), l’insediamento con ceramica impressa a Colleatterrato di Teramo, la cultura di Ripoli di Corropoli (Teramo) e la cultura di Catignano (Pescara).
Gli incontri sono organizzati, con cadenza quindicinale tra il 5 novembre 2024 e l’11 febbraio 2025, dall’autorevole Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, con la collaborazione delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio province di Chieti e Pescara e di L’Aquila e Teramo, e il patrocinio dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.