Teramo. “Se vogliamo aumentare la competitività a vantaggio di imprese e comunità è indispensabile affrontare immediatamente la sfida energetica. I prossimi passi su questo tema saranno determinanti per il futuro economico e industriale dei nostri territori.
Anche l’Abruzzo, in tempi brevi, sarà chiamato ad assumere decisioni cruciali: in primis, quella di individuare, con una propria legge, le superfici e le aree idonee e non, all’installazione di impianti a fonti rinnovabili così come previsto dal decreto ministeriale dello scorso giugno. Per questo motivo ho scritto al Presidente del Consiglio Regionale Sospiri, al Presidente della Giunta Regionale Marsilio e a tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione chiedendo di rendere più agile l’investimento sull’energia elettrica da fonti rinnovabili e presentando alcune proposte precise”. Lo ha dichiarato il deputato di Azione Giulio Sottanelli in una lettera inviata alla Regione Abruzzo sul tema energetico.
Secondo Sottanelli “ci troviamo di fronte ad un’occasione fondamentale per la nostra regione i cui problemi di competitività sono legati anche al costo dell’energia. In Italia il prezzo medio attuale dell’energia è pari a 101€/MWh, circa il doppio rispetto ad altri Paesi europei. Inoltre, dal 2025, come è stato deliberato da Arera, verrà meno il prezzo unico nazionale (PUN) dell’energia e, di conseguenza, i prezzi si baseranno unicamente sulle aree geografiche e non su una media nazionale: cittadini e imprese che si trovano nelle regioni con una minore produzione di energia pagheranno un costo più alto, considerando che ad oggi il Centro-Sud Italia ha un costo di 2€/MWh maggiore rispetto al Nord Italia, differenza che è destinata ad aumentare se non si interviene sulla produzione”.
In assenza di una legiferazione sul nucleare “che consentirebbe una maggiore produzione energetica, sarebbe opportuno facilitare la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile senza ulteriori indugi, in modo da garantire, ad aziende e comunità, energia elettrica ad un costo contenuto – prosegue Sottanelli, che aggiunge -: le fonti rinnovabili permettono di abbassare i costi dell’energia con tempi certi, tecnologie mature e, allo stesso tempo, migliorare la salute dei cittadini”.
Sottanelli è chiaro: “per rendere l’Abruzzo attrattivo sotto il profilo industriale e per salvare il nostro sistema produttivo, i lavoratori di Stellantis e l’indotto generato sul territorio, bisogna intervenire al più presto a differenza di quanto fatto, per esempio, dalla Regione Sardegna che, nell’individuare le aree idonee, ha scelto di frenare le rinnovabili rendendo irraggiungibili gli obiettivi climatici da parte dell’Italia nei confronti dell’Europa”.
Da qui le proposte avanzate al Consiglio: “Fissare al minimo la distanza necessaria da luoghi di interesse; determinare, insieme ai distributori di energia, in quali zone sono ancora disponibili connessioni alla rete; individuare aree nei pressi delle zone industriali per garantire un prezzo dell’energia migliore e, di conseguenza, offrire maggiore competitività alle aziende e le industrie che vorranno stabilirsi in Abruzzo; lavorare affinché Terna ed E-Distribuzione investano immediatamente in infrastrutture energetiche di cui la nostra regione è fortemente carente”.
“La politica – conclude – deve essere in grado, nei momenti di maggior interesse per il pubblico, di mettersi insieme e agire all’unisono per il futuro del proprio territorio”.