Lamentele, da parte di alcuni genitori di bambini che frequentano l’asilo San Giuseppe di Pineto, per l’aumento della retta mensile. E non solo per questo.
“Apprendiamo con grande dispiacere che l’asilo S. Giuseppe di Pineto, gestito dalle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, sta rischiando di perdere le caratteristiche che da sempre lo contraddistinguono, ossia inclusione, partecipazione e soprattutto l’attenzione per il supremo interesse dei bambini. Abbiamo sempre concepito questa struttura come una vera e propria famiglia, dove albergano i principi fondamentali della cristianità e dell’amore per il prossimo, ma temiamo che qualcosa stia cambiando”, si legge in una nota dei genitori.
“Il sentore lo avevamo già avuto quando un bambino ucraino (figlio di una donna rifugiata ed anche sola) ha dovuto abbandonare la struttura per essere trasferito in altro asilo poiché la mamma non riusciva a garantire il pagamento dell’intera retta mensile e ciò nonostante diversi genitori avessero caldeggiato il rientro dell’alunno e la disponibilità di dare un contributo economico”.
“Comprendiamo perfettamente le esigenze della dirigenza di far quadrare i bilanci, ma non pensavamo che alcune decisioni venissero assunte d’imperio, senza alcuna condivisione; decisioni che rischiano di rivelarsi un vero boomerang per l’intera struttura”.
Il gruppo di genitori si riferisce all’open-day che si è svolto alcuni giorni fa “dove la dirigenza dell’asilo, seppur sollecitata da mesi a far conoscere le proprie intenzioni per dar modo alle famiglie di regolarsi di conseguenza, ha deciso di ‘svelare’ le proprie determinazioni solo il 25.01.2025; determinazioni che evidentemente non convincono. In particolare quella di aumentare in maniera sensibile (oltre il 50%,) la retta mensile, giustificandola con il pagamento dei pasti (prima inclusi nella retta), quella di aumentare sempre del 50% il costo dell’iscrizione e altri ritocchi che faranno decisamente lievitare le spese per le famiglie”.
“A fronte di ciò non si ha notizia di iniziative volte ad agevolare le famiglie che hanno più figli iscritti nella struttura, così come non vi è notizia dell’implementazione dei servizi erogati, ma soprattutto, ed è questo che ha destato maggior preoccupazione, nessuna apertura al dialogo, ma semplicemente incontri dove i genitori hanno dovuto prender atto di quanto già deciso.
Teniamo a precisare che non siamo qui a contestare il potere della struttura di assumere decisioni, ma il modus operandi lascia molto perplessi e sinceramente non lo condividiamo.
Ed infatti il risultato di questo incedere, è che molte famiglie stiano valutando di ritirare i propri figli dall’asilo San Giuseppe e trasferirli altrove, altri non intendono più iscriverli per il primo anno e chi può permetterselo sta valutando strutture in Comuni vicini che con rette similari erogano servizi anche superiori”.
“È bene che questa situazione che qualcuno ha voluto gestire stranamente sotto traccia emerga alla luce del sole, anche perché temiamo che l’intera vicenda possa danneggiare la nostra comunità (che da decenni beneficia di questa splendida struttura) e soprattutto danneggiare i nostri bambini. Non vorremmo che dietro questo modus operandi che sta facendo fuggire le famiglie e creando dissapori nei confronti della struttura, si celino disegni a noi sconosciuti che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto al benessere collettivo e a quello dei nostri figli”, conclude la nota.