Continua a far discutere l’assestamento di bilancio, varato nell’ultimo consiglio regionale, dalla maggioranza di centrodestra.
Una nota al riguardo è stata diffusa da Simona Astolfi, coordinatrice per la provincia di Teramo del M5S.
“Mentre i cittadini sperano invano di avere risposte in merito all’emergenza idrica, alla situazione dei Pronto Soccorso, ai tagli che la spending review del Governo Meloni ha imposto ai nostri Comuni mettendoli in enorme difficoltà, la maggioranza di Marsilio ha palesato le sue priorità:
– € 50.000 per il cimitero di Secinaro: Provincia dell’Aquila
– € 300.000 per il museo di Avezzano: Provincia dell’Aquila
– € 150.000 per la piscina di Lecce nei Marsi: Provincia dell’Aquila
Come se non bastasse, negli emendamenti della maggioranza troviamo altre ingenti risorse approvate “a pioggia” ovvero: € 100.000 (oltre ai 500 già stanziati) per la notte dei Serpenti (PE), € 75.000 per ritiri sportivi a Palena (CH) e Rivisondoli (AQ) ,€ 30.000 per associazioni sportive di Sulmona (AQ), etc.
Non vorremmo correre il rischio di sembrare campanilisti ma sembra che la maggioranza abbia dimenticato non solo le priorità dei cittadini, ma anche l’esistenza della Provincia di Teramo.
Poiché non apprezziamo questo modus operandi che trasforma uno degli strumenti di programmazione finanziaria in una raccolta puntuale di interventi di cui nessuno si è preso la briga di illustrarne dettagli, necessità o urgenze ai fini della votazione, non ci stracceremo le vesti per non essere fra i destinatari prescelti ma di certo rivendichiamo il diritto di avere le medesime opportunità di accedere alle risorse pubbliche in modo trasparente e con opportuna procedura e progettualità.
A futura memoria ribadiamo che anche nel Teramano ci sono Parchi e Riserve da tutelare, territori da valorizzare e comuni da supportare e, anche se in Provincia di Teramo il centrodestra ha perso il confronto elettorale del 10 marzo, il territorio abruzzese merita di essere trattato con egual dignità per due ordini di motivi: il primo – scontato – è che chi ha vinto deve governare, gestire ed amministrare curando l’intero territorio abruzzese, il secondo è che non si dovrebbe mai dar adito a quell’orribile quanto istintivo sillogismo che lega i voti ricevuti nei rispettivi territori ai fondi che Regione Abruzzo ha stanziato e continua a stanziare.
Abbiamo zone industriali di tutto rispetto che danno lavoro e orgoglio al tessuto economico regionale, una costa con potenzialità crescenti, luoghi di montagna di una meraviglia innegabile, una tradizione artistica e culturale che spazia dall’arte culinaria a quella della ceramica, dalla musica alla letteratura e tanto altro.
Ma le gravi criticità restano nell’oblio: il calo del turismo sulla costa aggravato dall’emergenza idrica ancora tutta da gestire, i problemi di sicurezza che nelle notti estive (e non solo!) non hanno potuto trovare alcun conforto, i cittadini e le cittadine abruzzesi che, unitamente ai turisti, hanno avuto difficoltà ad accedere alle cure perché il San Liberatore di Atri è sempre più ridimensionato, l’ospedale di Giulianova è carente di anestesisti per operare e l’Ospedale di Teramo è fermo ai grandi annunci nonostante, dal 2020 (Governo Conte 2), siano stati assegnati dal Ministero più di 81 milioni di euro per la sua ricostruzione. E potremmo proseguire ma, per carità di patria, anzi, di “provincia”, ci fermiamo.
Oltre alle mancanze citate, c’è un errore gravissimo che sta commettendo il centro destra: sottovaluta l’orgoglio dei teramani che, ad onor del vero, si è già palesato nelle urne dimostrando di essere un instancabile baluardo contro questo modo di fare politica”.