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Atri. “Ci risiamo. Ogni volta che si solleva una questione seria sullo stato delle finanze comunali, la risposta non è un’analisi trasparente, ma un attacco all’opposizione condito da slogan e vittimismo”.
A dirlo il gruppo politico Prospettiva Atri composta da PD , Azione, Movimento 5s e Officina Atriana in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino Piergiorgio Ferretti.
“Sorvoliamo sulle accuse di “complottismo” – sempre utili per evitare il confronto sui fatti – e veniamo al punto: il problema non è chi denuncia il dissesto, ma chi lo ha creato. Il Sindaco dice che il problema non è il debito ma il credito? Bene, ma il credito (dicasi residui attivi) non si è certo creato da solo. Se il Comune ha difficoltà a riscuotere, forse è mancata una gestione efficiente negli anni scorsi e poi, per dirla tutta, quel credito (2.900.000 euro circa) è in larga parte inesigibile (vedasi crediti tributari verso aziende ormai fallite da anni)”.
“Il Comune ha più spese che entrate disponibili ossia un saldo negativo nei conti pubblici e siccome non riesce sistematicamente a coprire la parte di bilancio scoperta, è stato obbligato dalla Corte dei Conti a un piano di riequilibrio finanziario. Anziché aumentare le entrate ritoccando tutte le aliquote possibili ed immaginabili pur di continuare a mantenere lo stesso livello di spesa (Che cosa ha prodotto?…sic) e ricorrere alle anticipazioni di cassa (solo l’ultima di 4.500.000,00 euro peraltro non restituite in tempo e che produrrà interessi passivi per oltre 300.000 euro), pensassero piuttosto a diminuire le spese iniziando proprio dalle loro indennità e dal numero dei componenti l’esecutivo comunale. Nelle normali famiglie quando le entrate languono si riducono le spese. Ai cittadini in un momento così complesso per ragioni economiche e sociali, non si può più chiedere nulla, hanno già dato abbondantemente”.
E ancora: “Si parla di un video “taglia e cuci”? Bene, ma i cittadini hanno le orecchie per ascoltare e gli occhi per vedere. Se il Sindaco nelle sue dichiarazioni ha dato versioni contrastanti della situazione economica, non è colpa di chi lo fa notare. Infine, la solita retorica dell’“opposizione che crea confusione”. Traduzione: chi chiede chiarezza sui conti pubblici viene accusato di fare allarmismo. Ma allora perché l’amministrazione è stata costretta a varare un piano di riequilibrio dalla Magistratura contabile.
Invece di nascondersi dietro i giochi di parole su debiti e crediti, il Sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini come intende risolvere il problema senza pesare ancora di più su di loro. Perché se qualcuno ha confuso i conti, non è certo l’opposizione”, conclude Prospettiva Atri.
La nota del Pd. “Come volevasi dimostrare: per il professore di matematica i conti tornano ed i catastrofisti siamo noi.
Poco ci mancava che dicesse che la relazione inviata nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti (leggasi Magistratura Contabile) è la prova di una cospirazione contro di lui e la sua giunta.
Una congiura magari messa in atto dalle toghe rosse.
E invece, caro Sindaco, ad essere in rosso (profondo) sono i conti del Comune.
Nella scorsa campagna elettorale ci avete detto che facevamo allarmismo, che c’era solo un disavanzo tecnico, e che la situazione era sotto controllo. Oggi, dopo la relazione della Corte dei Conti, il Sindaco ha la sfacciataggine di dire che la situazione circa le criticità del bilancio del Comune di Atri l’ha sempre dette e che si stanno orientando, a seguire i suggerimenti appunto della corte, su un riequilibrio del bilancio.
La Magistratura Contabile, caro professore di matematica, ti ha bocciato sui conti.
La determinazione della Corte dei Conti, caro Ferretti, non suggerisce, dispone! Ha accertato che ci sono:
• Disavanzi di amministrazione
• Forti criticità nella gestione dei residui
• Grave situazione nella gestione della cassa
• Tre parametri di deficitarietà nella gestione dei conti del comune e, pertanto, la Corte dei Conti (Magistratura Contabile) dispone di adottare un piano di riequilibrio finanziario, non suggerisce. Tradotto per il privato: prima del fallimento c’è il concordato preventivo.
Neppure di fronte ad un documento ufficiale dell’organo di controllo (di rilevanza costituzionale) avete il buon senso di chiedere scusa.
Noi, a differenza di quello che possiate pensare all’interno del vostro fortino di Palazzo Acquaviva, non ci auguriamo che Atri subisca un dissesto finanziario terribile per i nostri concittadini.
Ci auguriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi e vi offriamo anche la nostra disponibilità a collaborare (se accettata), ma non siamo più disposti ad ascoltare bugie costruite ad arte. Le stesse che ormai non si reggono più in piedi.
Se tutto è apposto perché state predisponendo la vendita di beni comuni? Perché gli atriani pagano tasse altissime? Perché non si effettuano lavori di normale manutenzione?
Avete sempre balbettato quando sono state chieste spiegazioni in merito ai bilanci in Consiglio Comunale. Lo avete fatto anche in campagna elettorale. Agli atriani chiediamo uno sforzo di memoria. Piccolo, tanto i video sono ancora on line.
La verità è che questa destra che governa la nostra antica e nobile cittadina si comporta come gli Acquaviva, i quali acquistarono la città e spremevano agli atriani con tasse e gabelle, ma almeno loro qualche monumento l’hanno lasciato e non solo macerie come voi.
Il Partito Democratico, insieme a tutte le forze di opposizione, ha sempre parlato chiaro circa il bilancio del Comune, lo ha fatto nelle scorse campagne elettorali e nei diversi consigli comunali di questi anni.
Lo stesso PD, insieme a tutta la coalizione di centro sinistra, con responsabilità e trasparenza, evidenzierà alla città lo stato delle cose e soprattutto lo farà in Consiglio Comunale quando si discuterà del Piano di Riequilibrio