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Teramo

Idea auto e bici elettriche per l’Università di Teramo: “Progetto con ricadute positive”

Il commento dei consiglieri Marroni e Bartolini sul progetto dell'Ateneo

Sayonara Tortoreto

“Da molti anni il problema dei trasporti da e per l’Università di Teramo, ubicata nel quartiere di Coste Sant’Agostino, rende difficoltosa la fruizione del Campus soprattutto da parte degli studenti, ma anche dei lavoratori e degli utenti”.

A dirlo i consiglieri comunali di opposizione Maria Cristina Marroni e Niki Bartolini.

“L’idea di intensificare le corse delle linee di trasporto pubblico locale è la più immediata ma, reputiamo, quella meno evoluta e risolutiva. Il rettore sta pensando al noleggio di bici elettriche e di auto elettriche, sempre a spese degli studenti, ad un costo equiparabile a quello del bus, cioè circa 1,5 euro per ciascuna corsa. Ma anche il sistema del noleggio dei mezzi elettrici, dove già sperimentato, non viene particolarmente apprezzato. Considerato che il problema si trascina da lunghi anni e rappresenta un oggettivo fattore di debolezza del sistema universitario teramano, crediamo sia utile offrire una proposta che reputiamo risolutiva. Gli studenti dell’Ateneo sono complessivamente poco più di 5mila, fra i quali gli iscritti al primo anno sono meno di mille. L’idea sarebbe quella di acquisire, a cura e spese della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e del Comune di Teramo, un numero di minicar elettriche pari al numero di matricole che si iscrivono all’Università, cioè circa mille. Ad un prezzo approssimativo di circa 5.000 euro cadauna, si tratterebbe di un investimento di circa 5 milioni di euro”.

E ancora: “Le vetture dovrebbero essere cedute all’Università di Teramo, la quale a sua volta le assegnerebbe in comodato gratuito a tutte le matricole, consentendone l’utilizzo agli studenti anche negli anni successivi fino alla laurea (purché non vadano fuori corso). In tal modo il costo dei trasporti universitari si azzererebbe perché la ricarica potrebbe essere altresì gratuita nei parcheggi adiacenti all’Ateneo, con l’installazione di un numero di colonnine sufficienti, alimentate a loro volta da un adeguato impianto fotovoltaico. Con tale progettualità vi sarebbero importanti ricadute positive: innanzitutto serigrafando tutte le vetture con i loghi e i simboli di UNITE ci sarebbe un enorme effetto pubblicitario per l’Università; in secondo luogo i trasporti sarebbero completamente sostenibili in quanto elettrici; in terzo luogo gli studenti avrebbero una vera e propria autonomia di spostamento, accrescendo di parecchio la fruizione anche della città (e del centro storico), ma pure delle varie sedi universitarie di Nepezzano o della casa dello Studente in via di realizzazione a Viale Crucioli. Si tratterebbe di un investimento tutto sommato contenuto per gli enti pubblici e decisamente risolutivo per l’annosa problematica che ci trasciniamo sin dall’apertura del Campus”.

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