Bivacchi notturni nell’ex Casa dello Sport a Teramo, area bonificata
Camper utilizzato come spogliatoio dalle squadre di rugby diventato dormitorio
In seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che denunciavano la presenza di bivacchi notturni all’interno della struttura, l’amministrazione comunale di Teramo, questa mattina, è intervenuta immediatamente nell’area dell’ex Casa dello Sport, in via Taraschi, per un’operazione straordinaria di bonifica volta a ristabilire sicurezza e decoro.
Nel corso dei controlli, effettuati dagli uffici comunali alla presenza dell’assessore Domenico Sbraccia e del vigile ecologico Vincenzo Calvarese, è emerso come il container ospitato nel parcheggio della struttura, utilizzato come spogliatoio per le squadre di rugby e di quelle di altre società sportive, fosse occupato da cittadini stranieri.
Da qui la necessità di un intervento immediato e di un’attività di ripristino delle condizioni igienico sanitarie e di sicurezza dell’area, così come già avvenuto nei giorni scorsi in altre zone della città, con una pulizia straordinaria da parte della TEAM. Pulizia che era già stata effettuata, sempre dal Comune, solo poche settimane fa.
“Anche in questo caso si è trattato di un’operazione di natura prevalentemente igienico-sanitaria e volta a ristabilire la sicurezza e il decoro dell’area – spiega l’assessore Sbraccia – quando siamo arrivati, questa mattina, abbiamo verificato come all’interno del container utilizzato dalle squadre di rugby e da quelle di altre società sportive dormissero due cittadini stranieri. L’intervento proseguirà anche nella giornata di domani, con la sanificazione della struttura e la sistemazione dell’area. Abbiamo effettuato dei controlli anche all’interno dell’immobile dell’ex Casa dello Sport, dove non abbiamo trovato persone. Stiamo intervento in tutte quelle situazioni che meritano attenzione, con l’obiettivo di riqualificare quelle aree che oggi vivono una criticità. Ma è necessario che tutti gli enti facciano la propria parte”.
“Molte di queste situazioni sono legate alla difficile gestione, da parte degli enti sovraordinati, del fenomeno dell’immigrazione – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – le cui criticità si scaricano sui Comuni. Da un lato abbiamo l’esigenza di assicurare a queste persone un ricovero, dall’altro di garantire la sicurezza e il decoro della città. Come Amministrazione, anche nell’interlocuzione con gli enti preposti, stiamo mettendo in campo tutte le attività possibili, andando spesso oltre le nostre competenze. Ma è necessario attivare una rete interistituzionale che affronti il problema in maniera complessiva. Anche rispetto agli episodi degli ultimi giorni, che hanno visto anche il coinvolgimento di giovani e giovanissimi, con la Prefettura e le forze dell’ordine, che stanno svolgendo i dovuti accertamenti, abbiamo avviato un confronto per valutare azioni condivise. Per quanto riguarda la situazione, inaccettabile, della ex Casa dello Sport, di proprietà della Regione, abbiamo predisposto un’apposita ordinanza con la quale ordiniamo a quest’ultima, e in particolare agli uffici regionali competenti in materia di patrimonio, di attivarsi immediatamente, nelle more dell’avvio del percorso di ricostruzione, di loro competenza, per la messa in sicurezza dell’area e per il ripristino del decoro di un bene che appartiene alla storia della nostra città e che è stato lasciato in uno stato di degrado. Questo anche per evitare il ripetersi di queste situazioni”.
Sul posto, oltre all’assessore Sbraccia e al sindaco D’Alberto, è intervenuta anche l’assessore all’ambiente Graziella Cordone.