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Teramo

Cambia il codice deontologico dei commercialisti: in vigore dal 1 aprile

L'analisi del Presidente dei Commercialisti di Teramo

Sayonara Tortoreto

Il Presidente Dei Dottori Commercialisti Ed Esperti Contabili di Teramo Maurizio di Provvido, a nome dell’intero Consiglio dell’Ordine di Teramo, fa sapere che il Consiglio Nazionale Dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili ha approvato il nuovo codice deontologico che entrerà in vigore il 1° aprile 2024.

 

Il documento, che è stato in pubblica consultazione fino al 10 marzo scorso, ha ricevuto oltre 120 osservazioni.

La norma sull’equo compenso è una delle novità più rilevanti del nuovo codice, secondo cui il professionista è obbligato a convenire con il cliente, in qualunque modo e forma, un compenso per l’esercizio dell’attività professionale che sia giusto, equo e proporzionato alla prestazione professionale richiesta e determinato in applicazione dei parametri previsti dal decreto ministeriale di riferimento. Il professionista dovrà proporre al cliente convenzioni, contratti o altri accordi da lui esclusivamente predisposti, aventi ad oggetto l’esercizio dell’attività professionale, informare il cliente che è nulla la pattuizione di compensi che non siano giusti, equi e proporzionati alle prestazioni professionali richieste e che non siano determinati in applicazione dei parametri previsti dal decreto ministeriale di riferimento”.

Il presidente Maurizio di Provvido riferisce inoltre le parole di Elbano De Nuccio, Presidente Nazionale della Categoria, che afferma “come il nuovo codice è più rispondente al contesto sociale nel quale operano i commercialisti, fisiologicamente mutato nel corso degli anni, concentrato soprattutto sull’equo compenso, sulla sanzione unica per violazioni plurime nell’ambito del medesimo procedimento disciplinare, sui rapporti tra colleghi, sull’utilizzo dei social network, sull’abusivismo professionale e sulla pubblicità”.

“E’ stato inoltre riformulato il comma 5 dell’articolo 44, che aveva suscitato qualche polemica, restando però chiarissimo relativamente alle modalità per un corretto utilizzo del titolo professionale, affinché esso sia pienamente rispondente a quanto previsto dall’ordinamento professionale dei dottori commercialisti. Sono state anche recepite le osservazioni formulate da alcuni giovani colleghi che hanno giustamente chiesto che il nuovo Codice non faccia distinzione tra iscritti giovani e anziani, entrambi tutelati al rispetto reciproco”.

Il presidente Maurizio di Provvido conclude con le osservazioni enunciate dal collega Pasquale Mazza, Consigliere Nazionale Delegato Alla Deontologia, che ha sottolineato “come in tema di comunicazione e uso dei social, ad esempio, fermo restando il diritto di critica, bisogna attenersi a comportamenti deontologicamente corretti sia verso l’esterno, a cominciare dall’approccio da avere verso le istituzioni, sia verso l’interno, con comportamenti che devono essere rispettosi anche tra colleghi”.

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