Campli. Una folla commossa e numerosa per l’addio a Gianluigi Ragni, l’operaio di Campli morto sul lavoro a 26 anni.
In tanti si sono stretti al dolore dei familiari per l’ultimo saluto a “Gi”, morto fologorato mentre lavorava sul cavi della media tensione a Valle San Giovanni di Teramo.
Il Duomo e la piazza della cittadina farnese erano gremite di persone affrante e con gli occhi gonfi per la scopara di Gianluigi, ricordato da uno striscione in piazza e con palloncini fatti volare in cielo e la presenza anche del tifosi del Campli basket. Nella giornata del lutto cittadino per Campli,
il sindaco Federico Agostinelli ha scritto un messaggio alla famiglia ribadendo che “non si può morire di lavoro”.