Sarà trasferito a Teramo il capitano dei carabinieri a Pavullo, nel Modenese, finito nella bufera per aver sottoposto ad una grave umiliazione una sua sottoposta, una giovane donna di 21 anni, in ferma volontaria alla quale l’ufficiale avrebbe scritto a penna sul sul volto per firmare l’ordine dei servizio.
Un gesto sul quale si è mossa rapidamente la struttura gerarchica dell’Arma, segnalando anche l’episodio alla Procura militare.
Ora l’ufficiale sarà trasferito nella provincia di Teramo. Una scelta che è però stata contestata da una delle sigle sindacali dell’Arma, il Nuovo Sindacato Carabinieri.
“Riteniamo il provvedimento assunto dal Comando generale non coerente alla gravità del fatto che dimostra, sino a prova contraria, una mancanza di equilibrio nello svolgimento del delicato ruolo di comando – spiegano Massimiliano Zetti, Segretario Generale e Giovanni Morgese, segretario regionale – Il mero trasferimento, nella persistenza del ruolo, non risolve il problema ma semplicemente lo trasferisce in altra regione quasi a voler stigmatizzare una incompatibilità ambientale del capitano e non una incapacità, per cause allo stato conosciute, di adempiere al proprio ruolo. I problemi non vanno trasferiti e de localizzati ma risolti in radice”.