Case Ater di via Balzarini a Teramo: “Perchè sono state trasferite solo sei famiglie?”
I dubbi del Movimento 5 Stelle Teramo sull'assegnazione dei trasferimenti
Il Movimento 5 Stelle Teramo, con il consigliere comunale Gianni Calandrini e il referente gel gruppo territoriale Guido Palantrani, torna sulle difficoltà degli inquilini Ater di via Balzarini, soprattutto nei giorni in cui le temperature estive sono molto alte.
E punzecchia l’Azienda sull’assegnazione degli alloggi.
“Le problematiche sono ben note: mancanza di tapparelle, di vetri oscuranti, di qualunque dispositivo di ombreggiatura. A breve, per la terza estate consecutiva, i vani più esposti a sud si trasformeranno in forni, con grande sofferenza di tutti, ma in particolare dei “deboli”, anziani e malati”.
“C’è però un’altra questione ” calda” da menzionare: il capitolo spese condominiali, sulla quale tutto sembra tacere. Ed il silenzio degli uffici tecnici dell’Ater in riferimento alle sollecitazioni dell’avvocato Sarchese su una puntuale ripartizione delle spese, non fa presagire niente di buono”.
“Niente di nuovo sotto il sole estivo dunque? Invece si, qualcosa si è mosso. Negli ultimi mesi, sei famiglie sono state trasferite in un altro stabile. Perché solo sei, se l’avvocato aveva chiesto venissero spostati tutti, viste le numerose ed irrisolvibili criticità? Perché sono state spostate proprio queste famiglie? Per capriccio? Allora tutti possono chiedere di essere spostati? Sarà mica che avevamo ragione noi del M5S nel dire che quei palazzi non potevano essere assegnati così come erano e sono?”.
“Nella gioia per una soluzione trovata per alcune famiglie, alcuni dubbi ci tormentano. Vorremmo capire, infatti, in che modo sono stati selezionati i sei nuclei familiari. Nei bandi di assegnazione iniziale, il Comune di Teramo ha adottato una serie di criteri stringenti e vincolanti, quali l’età dei componenti il nucleo, il loro numero, l’eventuale presenza di disabilità…Criteri improntati alla trasparenza, all’oggettività. Gli stessi criteri sono stati adottati anche dall’Ater nella riassegnazione? C’è allora una graduatoria pubblica, come avveniva con i bandi del Comune? Sono stati adottati altri criteri? Se sì, quali?”.
“Nell’invocare questi chiarimenti, dovuti in primis alle famiglie rimaste, segnaliamo anche, in questa operazione, una scarsissima comunicazione tra Ater ed Amministrazione comunale, che rende impossibile avere contezza di quanti realmente siano, ad oggi, gli alloggi effettivamente disponibili e quelli liberi. Auspichiamo in breve tempo un chiarimento su tutta la vicenda da parte dei vertici dell’Ente. Noi continueremo ad esserne severi osservatori”.