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Teramo

Scuole, Cavallari a Cozzi: “Ecco come stanno le cose”

L'assessore replica alle sollecitazioni del consigliere di Forza Italia

“Ancora una volta la questione della ricostruzione del patrimonio scolastico viene utilizzata in modo strumentale per tentare di fare politica, distorcendo la realtà dei fatti”.

Così l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Cavallari, intervenendo in merito alle dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione Mario Cozzi.

“A dispetto di quanto dichiarato dal consigliere di minoranza, nel ricordare come grazie al lavoro di questa amministrazione ad oggi tutto il patrimonio scolastico sia oggetto di finanziamento, mi corre l’obbligo di evidenziare come l’iter per la ricostruzione delle diverse scuole stia procedendo speditamente e senza ritardi – dichiara l’assessore – tutti gli istituti oggetto dell’ordinanza 6, e quindi la San Giuseppe, la Savini, il Braga, la De Jacobis e la Molinari, a cui si aggiunge anche la sede storica del Comune in piazza Orsini, sono in fase di autorizzazione, da parte dell’USR e del commissario alla ricostruzione, dell’aumento dei finanziamenti, pari in molti casi al raddoppio delle risorse inizialmente stanziate”.

E ancora: “Subito dopo si procederà ad indire le relative gare d’appalto. Se scivoloni come quelli del consigliere Cozzi sono in qualche modo comprensibili da parte di chi si trova alla prima esperienza politica, sono meno accettabili da chi ha ricoperto, in un  passato non molto lontano, il ruolo di assessore e sa benissimo che le esigue risorse disponibili al 2018, prima che si insediasse la giunta D’Alberto, non sarebbero state sufficienti nemmeno per eseguire i lavori nella metà delle scuole interessate. La scelta politica che questa amministrazione ha fatto, contrariamente a quella di cui faceva parte il consigliere Cozzi, è stata quella di riportare in centro le scuole Savini e San Giuseppe anche nell’ottica di una rivitalizzazione del centro storico”.

Per quanta riguarda gli altri istituti scolastici, ricompresi nell’ordinanza speciale 31 pubblicata il 31 dicembre 2021, Cavallari spiega che quest’ultima ha “prodotto i suoi effetti solo nell’estate 2023” e che “solo a settembre 2023 il Comune di Teramo ha, quindi, potuto finalmente interloquire con i progettisti dei 13 interventi previsti, di cui ben 11 riguardano edifici con attività didattica in corso, e solo dallo scorso mese di ottobre  l’amministrazione, sulla base dei dati forniti dalle dirigenze scolastiche, ha potuto iniziare a dimensionare quantomeno due soluzioni temporanee ricorrendo a strutture pubbliche dismesse oppure private da affittare, che necessariamente dovranno essere preventivamente rese adeguate sia da un punto di vista sismico che impiantistico e antincendio, utilizzando anche il 10% dell’importo complessivo dei lavori stimati per l’attuazione degli interventi ricompresi nell’ordinanza 31, pari a circa 3 milioni di euro. Le soluzioni temporanee saranno, pertanto, dimensionate per poter ospitare a rotazione tutti gli edifici scolastici, attualmente “in esercizio”, finanziati dalla Ordinanza 31, per portare a compimento la completa ricostruzione dell’edilizia scolastica nell’arco di pochi anni, minimizzando gli inevitabili disagi e massimizzando l’efficacia dei finanziamenti concessi. Ogni polemica, anche in questo caso, è dunque puramente strumentale”.

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