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Teramo

Emergenza cinghiali a Teramo, la Lida: “Sicuro che, fatte un po’ di salsicce, problema sarà risolto?”

L'associazione risponde all'assessore Ciammariconi che teme attentati alle gabbie trappola

“L’assessore delegato al benessere animale teme attentati alle gabbie trappola per catturare i cinghiali. Veramente offensiva l’uscita dell’assessore Pina Ciammariconi, a cui tra le altre cose vorremmo ricordare che al nostro interno è operativo un nucleo di guardie zoofile, che in qualità di agenti di polizia giudiziaria vigilano sulla giusta applicazione delle leggi a tutela degli animali, sulla salvaguardia dei loro diritti e sul rispetto dei loro bisogni etologici, ma che comunque non si sognerebbero mai di intraprendere iniziative vandaliche o qualsivoglia opera in contrasto con la legge“.

A dirlo la Lida di Teramo.

“Sorge comunque, anche in questo caso, il dubbio che ‘il timore di boicottaggio da parte degli animalisti’, sia soltanto la scusa a giustificazione dell’operazione top secret lanciata dall’assessore Ciammariconi, assolutamente illegale data la necessità prescritta dalla legge agli enti pubblici di operare nella massima trasparenza. L’ assessore teme forse che nella annunciata cattura non sia proprio tutelato il benessere dei poveri animali destinati ai mattatoi?”.

E ancora: “Per questa iniziativa ci riserviamo comunque di verificare ogni eventuale violazione alle leggi vigenti. Al di là però delle offese ricevute, vorremmo comunque che il sindaco, in primis, dato il suo ruolo di massima autorità e, poi, tutta l’ amministrazione comunale, si ponessero la domanda se questa mattanza di cinghiali sia veramente risolutiva al problema, oppure sia solo un contentino per i cittadini stanchi di incontrare i poveri animali allo sbando. Sono veramente sicuri che catturati e macellati un po’ di cinghiali, perché sicuramente non li prenderanno tutti, fatte un po’ di salsicce, avremmo risolto il problema? Non sarebbe più giusto e valido stabilire innanzitutto dove sia giusto che vivano questi animali? Come far sì che restino nel loro habitat naturale? Forse sarebbe opportuno che in quei luoghi la caccia fosse vietata, in modo che in tranquillità la natura possa regolare gli equilibri, un luogo dove anche il lupo, meno numeroso ma anch’esso presente in città, possa tornare a vivere sereno, tenendo a bada il numero stesso degli ungolati, essendo il loro massimo antagonista?”.

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