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Civitella del Tronto, mensa scolastica: bambini esclusi per il mancato pagamento delle rette. Il caso

Sayonara Tortoreto

È incredibile che nel 2024 si possa leggere quanto riportato nell’avviso pubblicato pochi giorni fa sul sito istituzionale del Comune di Civitella del Tronto.

A sottolinearlo in una nota è il gruppo di minoranza.

Dopo una verifica, l’ente ha riscontrato delle situazioni debitorie per il pagamento del servizio di refezione scolastica. Fin qui nulla da obiettare, se non fosse che, oltre al giusto sollecito di pagamento ai genitori, una frase sottolineata riporta testualmente:

“…in vista della ripresa del servizio refezione per l’anno scolastico 2024/2025, in caso di morosità e di persistenza del conto negativo, senza il versamento delle somme dovute – non sarà garantita la fruizione della mensa nell’anno scolastico successivo (2024/2025) ed eventualmente ad altri eventi organizzati dal Comune attinenti al servizio educativo.”

Non è tutto. Un altro avviso pervenuto questa volta direttamente ai genitori cita la possibile preclusione dei centri estivi, quindi non solo la fruizione del servizio mensa, ma anche di altri servizi. Questo è veramente molto grave. L’avviso recita:

“In vista dell’imminente pubblicazione dell’avviso di apertura delle iscrizioni per il Centro Estivo 2024, si comunica che agli utenti che, al momento della domanda, non avessero ancora regolarizzato la propria posizione debitoria sarà preclusa la partecipazione al suddetto centro estivo.”

“Il Comune ha certamente il sacrosanto diritto di recuperare le somme dovute utilizzando tutti i mezzi permessi dalla legge nei confronti dei genitori. Tuttavia, pensare di rifarsi sui bambini è semplicemente un atto vergognoso e lesivo dei principi riportati nella Dichiarazione dei diritti del Fanciullo. Il tempo mensa è considerato tempo scuola, un momento di socialità, inclusione e educazione alla salute, per cui nessun bambino, per nessuna cifra al mondo, dovrebbe esserne privato.

Le modalità per recuperare le somme dovute possono e devono essere altro!” Sostiene il capogruppo di minoranza Andrea Sbranchella che continua: “Chiederemo al Sindaco e alla Maggioranza chiarimenti al prossimo consiglio comunale. È impensabile che in un periodo storico come questo si possa prendere una decisione che va contro i principi fondamentali del benessere e dell’educazione dei più piccoli. Inoltre, in vista dei piani estate finanziati dai fondi dei piani operativi nazionali, che anche quest’anno vedranno la luce in tutti i plessi del nostro Comune, il Comune non ha garantito il trasporto scolastico”.

“Troviamo vergognoso che l’amministrazione non riesca a garantire un servizio di questo genere e non riusciamo a comprenderne le ragioni. Se le ragioni sono di carattere economico, considerato che uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di un anno fa di alcuni consiglieri neo eletti era proprio il fatto che non avessero alcun interesse al compenso percepito da un assessore e un vicesindaco, proponiamo a tutti gli assessori con delega, al sindaco e al vicesindaco di rinunciare al loro compenso per il mese di giugno o di luglio e di devolvere tali fondi per garantire il servizio di trasporto scolastico, permettendo così a tutti i bambini di poter partecipare ai progetti previsti dal piano estate.”

“Come consigliere, ma principalmente come docente, ritengo indispensabile seguire i principi dell’inclusione non solo con parole dette ad un microfono, ma principalmente con i fatti. Garantire la possibilità a tutti i bambini e i ragazzi di Civitella di aderire ai progetti, anche a costo di un investimento extra per il Comune, è un atto concreto di giustizia sociale. Se questo deve essere fatto attraverso uno scuolabus, sarebbe il modo più tangibile per assicurare a tutti la possibilità di partecipare e crescere insieme.”

 

 

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