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Teramo

Come prevenire gli incendi ad Atri? Alleanza Civica propone una mappa di valutazione

L'associazione Alleanza Civica ricorda il doloroso incendio dell'agosto 2022

Sayonara Tortoreto

L’associazione Alleanza Civica Atri ricorda il doloroso incendio che colpì la città ducale nella notte tra il 18 e 19 agosto 2022. Un evento che mise in pericolo abitazioni e cittadini del centro storico.

 

“Per un caso fortunato, la tragedia è stata evitata, ma a distanza di un anno, l’amministrazione comunale non ha ancora intrapreso alcuna opera preventiva per mettere in sicurezza le aree a rischio incendio, lasciando le scarpate e le zone pericolose in stato di incuria”, scrive l’Associazione in una nota.

“Le uniche operazioni di sfalcio dell’erba e pulizia delle scarpate sono state effettuate soltanto in prossimità delle elezioni amministrative dello scorso maggio. Attualmente, molte zone di Atri presentano un aspetto indecoroso e le conseguenze di un eventuale incendio sarebbero disastrose. Numerose zone e vie sono state segnalate come completamente abbandonate e a rischio incendio, tra cui la zona sottostante il belvedere della villa comunale, la scarpata sotto via Colle della Giustizia, la zona sotto il belvedere “Domenico Martella”, i terreni adiacenti alla piscina comunale, Via Borea delle macine nella frazione di Fontanelle e le scarpate coinvolte dall’incendio del 2022″.

Sorge la domanda: perché, dopo aver rischiato una tragedia, non sono state effettuate valutazioni dei rischi e attuate misure preventive? Rincorrere le emergenze come sempre mette a rischio l’intera popolazione, con conseguenze potenzialmente gravi per le persone e/o i beni materiali. Inoltre, i costi delle emergenze superano sempre di gran lunga quelli necessari per le azioni di prevenzione. In un contesto in cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede 15 miliardi di euro per interventi a tutela del territorio, cosa è stato fatto?”

L’Associazione Alleanza Civica propone di “redigere un piano dettagliato con mappe nelle quali si vanno ad individuare le aree ad alto, medio e basso rischio e di programmare attività di previsione e lotta agli incendi, perché va ribadito che la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio devono essere le priorità assolute”.

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