Commissione urbanistica a Teramo, Antonetti abbandona la riunione
Il consigliere chiede il rinvio della trattazione sul parcheggio multipiano del Mazzini e le Case funerararie a Sant'Atto
“Questa mattina si è tenuta (con inizio con oltre quaranta minuti di ritardo…) la riunione della seconda commissione consiliare (Urbanistica) per l’inserimento d’urgenza di due nuovi argomenti nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale originariamente dedicato, come previsto dalla legge, alla presentazione delle linee programmatiche del prossimo quinquennio di consiliatura”.
A farlo sapere il consigliere comunale di Teramo, Carlo Antonetti.
“Ho segnalato che per correttezza e per rispetto del lavoro delle opposizioni sarebbe stato opportuno non inserire all’ordine del giorni i due nuovi argomenti (Case funerarie nella zona industriale di Sant’atto e parcheggio multipiano all’ospedale Mazzini) e, quindi, rinviarne l’esame in quanto al di là della delicatezza e della importanza soprattutto di quello relativo al parcheggio multipiano dell’Ospedale Mazzini, non solo non c’è alcuna urgenza ma la questione va seriamente approfondita attesi i numerosi profili di dubbia legittimità (concessione edilizia scaduta, convenzione che stravolge il vecchio provvedimento autorizzatorio, mitigazione ambientale ecc…). A fronte di ciò e dopo che era iniziata la discussione la maggioranza ha ritenuto di dover sospendere la seduta per inserire peraltro in modo del tutto irrituale una integrazione/modifica alla convenzione proposta dalla Asl in relazione al richiamato argomento. Davanti a tutto ciò ho, per rispetto del mio ruolo e della corretta tutela degli interessi dei cittadini, ho ritenuto opportuno abbandonare i lavori”.
E ancora: “La trasparenza, la necessità di approfondimento di temi importanti per la città che non possono essere trattati random o a spot ma solo nell’ambito di una visione strategica e di insieme, il rispetto del ruolo del nuovo consiglio comunale che dopo oltre settanta giorni ancora non riesce a conoscere e discutere delle linee programmatiche di governo della città e che si vede costretto a decidere su scelte urbanistiche in modo avulso dalle scelte generali senza il necessario e giusto approfondimento, impongono un procedere decisamente diverso”.