D’Alberto: “Dai Comuni percorso per costruire nuova umanità”
Discorso del sindaco di Teramo nel corso dell'assemblea Anci
“Oggi più che mai le città sono centrali nella valorizzazione di una cultura della pace, che deve partire dal sentirci tutti parte di una nuova e grande umanità, indipendente dal luogo dove siamo nati. Per questo questa iniziativa, che si è aperta con la presentazione dell’ultima edizione dell’Atlante della Pace, riveste una straordinaria attualità. Perché la guerra in Ucraina ci ha risvegliato da un’illusione, quella che le guerre non esistessero più. In realtà non è mai stato così e per questo, oggi il riscatto dell’umanità passa proprio per la diplomazia delle città e, quindi, per i Comunii. Perché le guerre sono volute dai Governi, mai dai popoli che, al contrario, anelano alla pace”. Il ruolo delle città per la pace è stato al centro del panel ‘La diplomazia delle città e la promozione del dialogo tra gemellaggi e partenariati territoriali’, che si è tenuto nel corso della 41^ assemblea dell’ANCI e che ha visto l’intervento del sindaco di Teramo e neo delegato all’Immigrazione, politiche per l’integrazione e accoglienza dell’Ufficio di Presidenza di ANCI nazionale Gianguido D’Alberto.
D’Alberto, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità che siano messe a sistema le azioni messe in campo dai Comuni, interpreti del desiderio di pace delle comunità, nell’ottica di una strategia comune che parta del presupposto che la pace non è mera assenza di guerra, ma un percorso costante costruito su investimenti a lungo termine nella sicurezza sociale, economica, ambientale.
Il sindaco D’Alberto, ha poi ricordato le attività messe in campo negli anni dal Comune di Teramo, anche in collaborazione con Università, enti di ricerca e Diocesi per la promozione della cultura della pace.