ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

Concluso il progetto Haccabottega: laboratorio di esperienze condivise a San Nicolò

Che ha visto la partecipazione di 20 ragazzi e adulti con disabilità provenienti dal Comune di Teramo e dai Comuni vicini

“Nessun uomo è un’isola, ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”. John Donne

Questo è ciò che stato il Progetto “Haccabottega”, un laboratorio di esperienze condivise, attraverso le quali persone con disabilità, operatori e mestieranti di ogni genere hanno messo le loro competenze in pratica e a disposizione del prossimo, in un complesso che ha esaltato le diverse caratteristiche di ognuno.

 

Nello specifico, nei mesi di giugno e luglio, l’accogliente struttura comunale Ca.Fè. Carlo Febbo di San Nicolò ha ospitato attività di ceramica, musica, cucina e pittura. Il successo dell’iniziativa è stato dimostrato dalle adesioni pervenute numerose in pochi giorni: 20 infatti sono stati i ragazzi e gli adulti con disabilità ad aderire al Progetto, provenienti dal Comune di Teramo e dai Comuni vicini, offrendo in tal modo sostegno a famiglie di tutta la Provincia di Teramo.

“Grazie alla maestria di specialisti e professionisti della sfera artistica e sociale ed alla naturale predisposizione di ragazzi ed adulti di ogni estrazione all’ascolto e alla collaborazione, si è dato vita ad uno spettacolo di composizioni e attestati di merito”, si legge in una nota della cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali.

“Ma sarebbe riduttivo limitarsi a quanto di meraviglioso si sia costituito. Perché dietro ad ogni incontro, ma sotto gli occhi di chiunque vi abbia partecipato, ciò che rimane più impressa è la magia che tante anime differenti siano riuscite a sprigionare con la sola forza dell’empatia e della solidarietà reciproca, del mutuo-aiuto, della sperimentazione e del mettersi in gioco. Grazie alle istituzioni, che hanno messo in campo la loro presenza ed il loro sostegno, grazie alla Fondazione Tercas, senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile, grazie alla disponibilità di Autismo Abruzzo Onlus e dell’ATS Ca.Fè, grazie a chiunque, nel piccolo(semmai ci fosse qualcosa di “piccolo”, quando si parla di bisogni) e nelle grandi imprese, perché ha contribuito al miglioramento della qualità di vita di persone non autonome mediante la promozione della loro attività lavorativa e forse, ancor di più, a scolpire nella memoria collettiva momenti indimenticabili”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio