Consiglio comunale Pineto: dure critiche dall’opposizione
Stigmatizzato anche il comportamento dell'amministrazione

Il consiglio comunale di Pineto dello scorso 18 dicembre, ha visto il gruppo consiliare “Pineto Riparte” esprimere dure critiche nei confronti dell’amministrazione comunale.
“Diverse le questioni affrontate, tra ritardi nei lavori pubblici, progetti rimandati e tensioni politiche durante il dibattito”, esordisce il gruppo in una nota.
“Uno dei temi principali è stato quello relativo ai lavori pubblici, in particolare per il 2025. La vicenda dell’ex casa parrocchiale di Scerne, iniziata con uno stanziamento di 500.000 euro sei anni fa, è stata oggetto di forte critica: i lavori, già in ritardo di tre anni, necessitano ora di ulteriori fondi. “Perché i lavori sono cominciati tardi? È evidente che la programmazione è stata inefficace”, accusa il gruppo “Pineto Riparte”.
“Altro nodo irrisolto è il progetto del canale scolmatore, inserito tra le opere di fattibilità per il 2027, nonostante sia da oltre dieci anni una priorità mai affrontata con la dovuta attenzione. Stessa sorte per il campo di calcetto del quartiere dei Poeti, eterna promessa. In campagna elettorale veniva presentato come una priorità assoluta per il quartiere, ma nel piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito solo nell’ultimo anno, il 2027, insieme a progetti che, di fatto, non si realizzeranno mai perché privi di copertura finanziaria e di un minimo progetto di fattibilità”.
“Questo è il rispetto che questi amministratori riservano ai giovani delle periferie. L’assessore Martella lo ha definito non urgente, ma è chiaro che questa amministrazione, in carica da sei anni – con alcuni membri attivi da oltre vent’anni – manca di concretezza nel mantenere le promesse fatte”, dichiarano i consiglieri di opposizione.
La discussione si è infiammata sulla mozione relativa al giovane atleta Patacca, proposta da “Pineto Riparte”. La maggioranza ha votato contro, sostenendo “che la mozione creerebbe un precedente”. Tuttavia, l’opposizione ha ribadito che “il testo prevedeva il riconoscimento per tutti i giovani sportivi di Pineto che si distinguono, non solo per Patacca”.
“Abbiamo suggerito un bando, come già avviene in altri comuni, per garantire trasparenza e pari opportunità. La maggioranza, invece, ha proposto un premio simbolico come il ‘Pino d’oro’. Roba da matti. Tra l’altro, non sapevamo che il ‘Pino d’oro’ lo decidesse il sindaco: pensavamo fosse organizzato dall’associazione commercianti, con i premiati votati e scelti da una commissione. Anche da queste dichiarazioni i cittadini possono farsi un’opinione sul modo di operare di questa amministrazione, che evita di affrontare le questioni in modo strutturato”, lamenta il gruppo.
Un altro tema controverso è stato quello della mozione a sostegno dell’unica Caritas attiva a Pineto, che fornisce assistenza ai più bisognosi grazie all’impegno dei volontari coordinati dal parroco. La maggioranza ha contestato il testo, sostenendo che fosse formulato in modo inadeguato e che avrebbe creato un precedente. “Ma quale precedente? Non esistono precedenti quando si tratta di aiutare i più deboli. D’altronde, il sindaco e i suoi compagni di viaggio sono abituati a dire una cosa e farne un’altra”, ribatte l’opposizione. “Molti cittadini di Pineto ricordano gli spot elettorali girati sui gradini delle scale della Caritas locale da parte della lista del sindaco. Oggi, però, di fronte alla richiesta di un sostegno concreto, l’amministrazione cerca di svincolarsi. Alla fine, il gruppo “Pineto Riparte” ha ritirato la mozione dietro la promessa del sindaco che il contributo sarebbe stato comunque concesso. Restiamo vigili per verificare che questa promessa venga mantenuta”, conclude l’opposizione.
“La seduta è stata segnata da continui interventi del sindaco, microfoni spesso spenti e interruzioni durante i dibattiti. “Un atteggiamento inaccettabile per un’assemblea consiliare”, denuncia “Pineto Riparte”.
“Le urla, le terminologie fuori luogo e gli epiteti utilizzati hanno contribuito a creare un clima di forte tensione, ben lontano dal dialogo costruttivo auspicato. “Questo modus operandi non rispecchia i principi di una buona amministrazione e continua a penalizzare i cittadini di Pineto”, conclude il gruppo. “E soprattutto il presidente del consiglio, Illuminati, continua a non capire il suo ruolo imparziale di garante”.