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Teramo

Consiglio Delfico, “Rinvio strumentale, spiegatelo a studenti e professori”

Il presidente D’Angelo auspica “che la notte porti consiglio”

lOCATELLI

“Quello che è accaduto oggi in Comune supera il limite della normale comprensione. Come si possa passare sulla testa delle urgenze che riguardano centinaia di studenti per mere ragioni di bottega, appartenenza a questo o a quel gruppo politico, minoranza o opposizione. A chi importa? Non certo ai ragazzi e alle loro famiglie”.

A dirlo il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, dopo il rinvio del consiglio di domani.

“Proviamo a spiegare a questi studenti, nostri figli, perché salta un Consiglio Comunale che deve approvare l’autorizzazione in deroga – un adempimento quasi banale per procedura e normativa – del Convitto modulare che dobbiamo installare perchè la loro scuola è stata sequestrata e chiusa? Proviamo a spiegarlo a loro, ai ragazzi che alloggiavano al Convitto e che ora sono in una stanza d’albergo, per quale motivo, il Consiglio Comunale di Teramo, forse, dovrà rinviare l’argomento. Provate a spiegarlo a loro. Io chiedo un sito e una soluzione da ottobre. La Provincia ha fatto tutto quanto ha potuto e alla fine abbiamo scelto l’unico sito di nostra proprietà: quello dell’area della Cona dove c’è spazio per tutti.
Provate a spiegarlo anche alle dirigenti scolastiche che hanno convenuto che l’area della Cona era il male minore; che hanno fatto l’open day qualche settimana fa e hanno preso le pre-iscrizioni indicando l’area della Cona”.

E ancora: “La Provincia ha un problema, agire rapidamente per garantire che a settembre ci sia una scuola e un Convitto per far fronte alla chiusura del Delfico per ragioni di sicurezza da parte della magistratura. Le aree del parcheggio di San Francesco e quella della D’Alessandro, non sono idonee e sufficienti a riunire tutti i Licei e tutti i Convittori. Il vecchio stadio non è disponibile.
I tempi sono strettissimi, faccio un appello. Ogni perdita di tempo è una perdita di tempo che produce un danno agli studenti, alle famiglie ai docenti e ai convittori. Ogni dilazione, quindi, è più che strumentale e aggrapparsi ai sofismi regolamentari e burocratici, in un caso come questo che rientra fra le tipologie emergenziali, lascia senza parole. Ma la Provincia non si arrende. Lo dobbiamo ai nostri studenti. Mi auguro che la nottata porti consiglio a tutti”.

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