Corropoli. Ci sarebbe un maxi-ammanco dietro all’inchiesta dalla procura di Teramo e che vede indagata due dipendenti delle poste di Corropoli, ora trasferite in altri uffici.
Nel giorni scorsi, infatti, il magistrato titolare dell’inchiesta, Laura Colica ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a carico di due dipendenti che sono indagate per truffa, peculato, sostituzione di persona e ricettazione (come riporta l’edizione odierna de Il Centro).
L’inchiesta, delegata alla polizia postale di Teramo, era partita lo scorso mese di novembre, quando un correntista ha scoperto che il libretto postale era stato alleggerito da svariate migliaia di euro (si parla di quasi mezzo milione) e nello specifico dall’estinzione di buoni fruttiferi e dalla conversione di una polizza vita di un familiare che nel frattempo era scomparso.
La vicenda sarebbe venuta a galla quando l’uomo è stato convocato dalla poste per la polizza del padre defunto che non era stata incassata. In realtà, quello strumento finanziario era stato già convertito e dirottato altrove. E a quel punto sarebbe emerse anche altre operazioni (pare che la cose andasse avanti dal 2017) che l’uomo ha riferito di non aver effettuato.
A quel punto è stata fatta la denuncia alla polizia postale e ora c’è l’avviso di conclusione con le due dipendenti indagate, anche se la posizione di una delle due sarebbe molto marginale rispetto alla vicenda complessiva.
