Corropoli. Durante la seduta consiliare di ieri, 31 luglio, al Comune di Corropoli, è stata anche riconosciuto un debito fuori bilancio da 160mila euro di spese legali relative al contenzioso della Badia. Posizione critica quella espressa dal gruppo consiliare di minoranza, Corropoli Rinasce.
“Una sentenza esecutiva per debiti fuori bilancio rappresenta sempre e da sempre una cattiva gestione finanziaria e deriva da una mancanza di previsione e pianificazione” – sostiene Franco Falò capogruppo di Corropoli Rinasce – Una vicenda andata avanti da anni e che si può definire in tanti modi, ma di certo non inaspettata e imprevedibile. Al contrario ci troviamo dinanzi ad un finale annunciato da più parti, ma volontariamente ignorato dalla superficialità e dalla totale mancanza di competenza nella gestione pubblica di chi ci amministra.” incalza Falò -“Noi sosteniamo che queste spese costituiscono un cosiddetto “debito volontario” dettato dalla negligenza amministrativa, dall’arroganza e dalla presunzione di amministratori che pensavano di poter risolvere il contenzioso, inerente la proprietà del complesso Badia, in maniera muscolare e non con il dialogo, con opportune argomentazioni e con la ragione.
Noi riteniamo che questi debiti non debbano essere pagati dalla collettività, ma da coloro che li hanno contratti in maniera deliberatamente volontaria. Chiederemo alla Corte dei Conti le opportune verifiche su questa vicenda. Il risultato è un danno enorme al paese non solo in termini economici, ribadisco assolutamente prevedibili, ma soprattutto sotto il profilo culturale, storico e di rilancio anche turistico”.