Corropoli, vertenza Jonhson. La proprietà congela i licenziamenti e chiede cassa integrazione
Corropoli. Nessun avvio di procedura collettiva di licenziamento ma cassa integrazione straordinaria di almeno un anno per i 59 lavoratori della Johnson Control, l’azienda americana che ha un sito produttivo a Corropoli per il quale aveva deciso lo smantellamento produttivo. Ed invece oggi, a sorpresa, i dirigenti della multinazionale hanno annunciato nel corso del tavolo istituzionale che non ci sarà alcuna procedura di licenziamento.
Lo hanno detto davanti all’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale e alle rappresentanze sindacali regionali e dello stabilimento, avviando da subito la sottoscrizione del verbale di accordo nel quale sono state concordare le azioni di politica attiva. Passaggio necessario per approdare al periodo di cassa integrazione straordinaria che, al pari, dovrà essere attivata con un accordo che verrà sottoscritto al ministero del Lavoro.
“Si tratta di una svolta clamorosa – ha detto Quaresimale – che naturalmente accogliamo con grande favore e che lascia aperto un piccolo spiraglio di speranza per tanti lavoratori della provincia di Teramo. La nostra strategia di aver voluto affrontare con decisione una vertenza occupazionale già compromessa sembra aver dato i suoi frutti e convinto la società americana ad una eventuale uscita morbida, senza per questo forzare i termini e esasperare gli animi con una procedura collettiva di licenziamento. La Regione insieme con le parti sociali e Confindustria è pronta a fare la sua parte soprattutto sul fronte dell’erogazione delle politiche attive in modo da generare nuove opportunità di crescita professionale e di ricollocazione. La Regione Abruzzo, inoltre – ha ribadito Quaresimale – attraverso i CPI, supporterà i lavoratori con una intensa azione di informazione ed orientamento in stretta sinergia con i vertici dello stabilimento di Corropoli”.
Dal canto suo l’azienda americana ha evidenziato la diponibilità ad avvalersi dei corsi di formazione e riqualificazione attraverso Fondimpresa e ad avvalersi di una società di outplacement per il ricollocamento dei lavoratori.