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Teramo

Creata Fondazione Amadori per portare valore nelle comunità in cui opera il gruppo

lOCATELLI

Nata per volontà del gruppo Amadori, fra i leader in Italia nel comparto agroalimentare, è stata ufficialmente istituita la Fondazione Amadori, per creare valore e inclusione nelle comunità e nei territori in cui il Gruppo opera attraverso la sua filiera.

 

La neonata Fondazione, promossa per volontà degli azionisti del Gruppo, intende dare il proprio contributo a livello sociale, in linea con alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 (SDGs) definiti dall’ONU, in particolare in quattro ambiti:

• nutrizione sostenibile e accessibile: promuovere una dieta equilibrata per le comunità di oggi e di domani, per il benessere delle generazioni future;
• tutela e rigenerazione dell’ambiente: sostenere iniziative rivolte in particolare all’attenzione verso gli habitat locali connessi alla filiera;

• cura delle persone: migliorare la qualità della vita, offrendo sostegno sociale e aiuto ai più fragili, il progresso e l’innovazione nella cura e nel supporto verso territori e comunità;
• inclusione e valorizzazione delle diversità culturali: coltivare lo spirito di appartenenza, valorizzando le differenze e culture presenti nelle comunità.
I principali beneficiari saranno le comunità locali e nazionali, con un focus particolare alle fasce di popolazione più bisognose e più giovani, e i territori in cui il Gruppo opera direttamente.

La nascita della Fondazione Amadori coincide con la prima iniziativa a sostegno di una delle più importanti realtà del territorio in cui il Gruppo è nato, l’Istituto Oncologico Romagnolo.
L’accordo con l’organizzazione no-profit, impegnata nel supporto ai pazienti oncologici attraverso diversi servizi e nel sostegno alla ricerca scientifica contro il cancro, è di durata quadriennale e vedrà allocata fino al 2028 una cifra complessiva di 200mila euro.

Il contributo sarà dedicato a sostenere due fasi di un progetto di ricerca che si svolgerà nei laboratori dell’IRST IRCCS: la prima vedrà l’acquisizione e messa a punto della strumentazione necessaria, mentre la seconda, in programma nel triennio 2026/’28, si concentrerà sugli studi di immunoterapia legati all’utilizzo di cellule natural killer contro i tumori, per rendere questi linfociti più efficaci nel riconoscere e combattere la malattia.
“La nascita della Fondazione Amadori si inserisce nel solco di quella grande attenzione che l’azienda ha sempre avuto nei confronti delle istanze delle comunità in cui opera” – spiega Gianluca Giovannetti, Presidente Fondazione Amadori e Direttore Generale Corporate del Gruppo agroalimentare. “Il nostro approccio è volto nel medio-lungo termine anche a creare un ‘ecosistema’ a sostegno delle iniziative promosse dalla Fondazione, attraverso relazioni e partnership consolidate.”

“Oggi siamo particolarmente orgogliosi di essere al fianco di una realtà di indiscusso valore come l’Istituto Oncologico Romagnolo, affiancandolo non con un finanziamento una tantum, ma in un progetto pluriennale di grande valore medico scientifico.” – ha aggiunto Denis Amadori, AD del Gruppo.

Congiuntamente alla nascita della Fondazione, è stato anche attivato un sito internet ufficiale: www.fondazioneamadori.org, dove è possibile trovare maggiori informazioni sull’istituzione e anche le modalità di erogazione.

 

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