Il maltempo che ha interessato il territorio abruzzese la scorsa primavera ha prodotto notevoli danni al comparto agricolo con danni alle produzioni che in alcuni casi arrivano anche al 80%.
La giunta regionale aveva assicurato interventi risolutivi e immediati ma a distanza di mesi gli aiuti economici promessi non sono arrivati e si è persa traccia di qualsiasi tipo di azione. Sulla problematica è tornato ad intervenire ed incalzare la Regione il consigliere Dino Pepe che ha evidenziato come “i ritardi della giunta Marsilio stanno mettendo a serio pericolo il futuro delle aziende agricole abruzzesi, gli imprenditori e le associazioni di categorie non vengono ascoltati e non sono messi a conoscenza dello stato dell’arte dell’iter per il riconoscimento dello stato di calamità e comunque delle azioni che la Regione intende mettere in campo, anche con fondi propri, per sostenere il settore primario.
In considerazione della grave situazione e degli ingenti danni subiti”, evidenzia Pepe “insieme ai colleghi Silvio Paolucci, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci, abbiamo avanzato diverse proposte tra cui: uno stanziamento di 20milioni di euro, completamente disatteso dalla maggioranza; la richiesta, in sede di governo centrale, della deroga al decreto legislativo 102/2004, che consente di concedere ristori anche a quelle aziende non coperte da assicurazione. Ulteriori nostre proposte volte a tutela della filiera sono state quelle di istituire una linea di credito straordinario rivolta esclusivamente alle aziende danneggiate dagli eventi calamitosi; l’attivazione del prestito di conduzione; la sospensione dei mutui e la riduzione dei tassi di interesse; misure compensative; la sospensione dei canoni dei Consorzi di bonifica; l’anticipo della PAC e le proroghe sulle misure PSR, oltre che l’istituzione di un tavolo permanente di crisi per dare risposte a tutte le richieste di sostegno.
A queste, l’aggiunta di misure a tutela dei lavoratori che hanno subito una riduzione delle giornate lavorative, con conseguenze economiche pesanti. Ad oggi” conclude Pepe “la maggioranza è restata sorda ai nostri appelli e inerte sulle cose da fare, chiediamo un cambio di passo, l’agricoltura abruzzese ha subito danni al potenziale produttivo compreso tra il 30 e il 70%. Molte aziende del settore vinicolo, delle provincie di Teramo, Pescara e Chieti a causa dei danni subiti non vendemmieranno, infatti la pioggia abbondante caduta sui vigneti ha provocato malattie come la peronospora che ha colpito più del 50% delle colture e, per alcune varietà di uve, anche il 70%. Non va certamente meglio nel Fucino dove i danni accertati sono: del 60% per il settore cerealicolo, 60% per le patate, 50% per le carote, 40% per frumento e orzo, 80% per la vasta gamma degli ortaggi (insalata, radicchio, finocchi, sedano, spinaci, cavoli, pomodori) e, di conseguenza, la diminuzione della produzione sta determinando un raddoppio dei costi. Per questo chiediamo alla maggioranza di intervenire e realizzare le richieste degli agricoltori ”.