Rete ospedaliera, Febbo replica a D’Alberto: “Dea di II livello individuati tra tre anni”
Il capogruppo di Forza Italia replica alle dichiarazioni del sindaco di Teramo
“Come ho avuto già modo di replicare, nella 5a Commissione tenutasi giovedì scorso, al sindaco di Teramo nonché presidente Anci Abruzzo, forse la sua lettura ‘frettolosa’ della rete ospedaliera lo ha indotto ad avere una visione parziale e nonché di parte della stessa”.
Cosi replica il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo alle dichiarazioni del sindaco di Teramo sulla rete ospedaliera.
“Non corrisponde affatto a verità che con le tabelle e i relativi parametri individuati a pag. 17 del documento si favoriscano e quindi definiscano già i Dea di II livello in quello di Pescara e L’Aquila a discapito di Chieti e Teramo – prosegue Febbo – In primis va detto che le conclusioni si trarranno tra ben 36 mesi, cioè 3 anni, e poi è del tutto evidente, a chi segue costantemente e tutto lo studio amministrativo e sanitario, che l’obiettivo 1, indicato nella tabella richiamata, è composto da ben 10 sottobiettivi di cui, leggendo gli ultimi dati validi dell’Asr (azienda sanitaria regionale) che si riferiscono a prima del Covid perché poi non possono essere presi in considerazione ben 5 sono nettamente a favore di Chieti, mentre per gli altri si misureranno sulle professionalità dei Direttori Uoc e sulla linea della Direzione Aziendale”.
E ancora: “Anche per Teramo mi risulta che almeno 4 sottobiettivi sono favorevoli rispetto ad AQ e quindi vale lo stesso ragionamento; l’obiettivo 2, sempre delle tabelle richiamate, dipenderà dai processi di reinterventi strutturali già ampiamente studiati, decisi e supportati da questo Governo regionale. Per cui nessuna decisione è scontata considerato anche che a livello nazionale vi è la linea di modificare il DM 70/2015 ormai superato anche dalle nuove problematiche che sono emerse con il Covid”.
Per Febbo, “La rete sanitaria rappresenta l’atto di programmazione (che fa la politica), poi segue la gestione con gli atti aziendali (che devono fare i vertici Asl), e quindi c’è la profonda innovazione che questa maggioranza di centrodestra ha introdotto ed apportato, sarà la Sanità a valutare se stessa senza le interferenze (spesso dannose) della politica. Invece di anticipare di ben 36 mesi le decisioni sui Dea di II livello il sindaco di Teramo si affrettasse a comunicare dove realizzare il nuovo ospedale, ha fatto già perdere troppo tempo”, ha concluso il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo.