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Teramo

Dietrofront commercianti, “Nessun disgelo con il Comune di Teramo”

Il Consorzio Shopping in Teramo Centro fa un passo indietro

Sayonara Tortoreto

Il Consorzio Shopping in Teramo Centro, che la nostra testata deve inseguire per ricevere comunicati, ha puntato il dito contro il “disgelo” con il Comune di Teramo, termine usato da alcuni organi di stampa (tra cui proprio Cityrumors) per definire il recente incontro tra amministrazione e commercianti.

Le “prove di disgelo” però, citando il titolo da noi utilizzato, era derivato dalle stesse parole usate dal Consorzio nella penultima comunicazione (questa sì, arrivata anche a noi) e a termini ben precisi: “Incontro partecipato e costruttivo”.

A distanza di qualche giorno, però, non è più così. Insomma, dall’esterno un po’ di confusione sembra regnare, stato da cui non è esente però in alcuni frangenti neanche l’amministrazione comunale di Teramo, vedasi, ad esempio, gestione dello spostamento dei commercianti di piazza Verdi: piazza Sant’Anna sì, piazza Sant’Anna no, locale in centro sì, locale in centro no… ora piazza San Francesco sì?

Di seguito il comunicato odierno del Consorzio.

“Leggiamo sui titoli di stampa di un “disgelo” tra commercianti e amministrazione comunale sulle problematiche legate alla sosta blu e all’attuazione del Pums. Questo ammorbidimento delle posizioni sarebbe avvenuto nel corso dell’incontro tra le parti tenutosi nei giorni scorsi presso la casa comunale. Ci dispiace di dover constatare che, in realtà, nulla di tutto questo corrisponde al vero, nonostante una prima positiva impressione. Tra promesse e proclami che non hanno a che fare con atti concreti, le posizioni invece rimangono distanti. Ad una riflessione più ponderata sui risultati dell’incontro abbiamo riscontrato nell’amministrazione la volontà di tirarla per le lunghe facendo “buon viso e cattivo gioco”. Rimane inoltre difficile accordare fiducia ad un’amministrazione che nella convenzione con la società di gestione dei parcheggi rassicura che si impegnerà a “sanzionare le auto in sosta vietata o fuori dai termini orari consentiti al di fuori delle strisce blu” e riconosce al Concessionario “attività di segnalazione e rimozione delle auto in sosta vietata” (art 11,01). Se è vero che non è consentito parcheggiare in sosta vietata, non appare etico che tale attività sia concessa ad un soggetto privato con finalità economiche. Si raggiunge il culmine nell’articolo 10.1.4. “il Comune – vi si legge – si impegna ad adottare una politica amministrativa… (omissis)…tale da favorire l’utilizzo degli stalli a pagamento”. Una vera e propria opera di convincimento coatto nei confronti della popolazione, scritta nero su bianco su un accordo scritto male e attuato peggio ai danni di una comunità e delle stesse casse municipali, come è stato dimostrato in incontri recenti. Sottolineiamo, inoltre, che la protesta dei commercianti incontra sempre più adesioni tra gli stessi residenti, finalmente consapevoli del futuro che li attende. Specifichiamo, infine, che nelle azioni del Consorzio non ci sono finalità politiche ma solo iniziative volte alla salvaguardia delle imprese e dei posti di lavoro. Riterremo surrettizio qualunque accostamento in tal senso”.

 

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