Dimensionamento scolastico, “Regione ignora esigenze territorio”
Il presidente della Provincia di Teramo replica sui tagli delle dirigenze scolastiche
“La Regione Abruzzo dichiara di non aver ricevuto proposte in merito al dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/2025, ignorando il documento trasmesso dalla nostra provincia lo scorso 29 settembre. Stupisce la superficialità di approccio delle autorità regionali competenti. Sembra stiano percorrendo un proprio percorso, tagliando fuori le province e addirittura negando la realtà dei fatti”.
A dirlo il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo.
“In data 22 agosto 2023 si è tenuta la riunione del Tavolo Tecnico Provinciale a cui erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale, l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Dirigenti scolastici designati dall’Ufficio Scolastico Provinciale, il presidente dell’ANCI, le OO.SS. e la Consulta degli studenti. Al termine, il tavolo ha richiesto un nuovo incontro, convocato per il giorno 29 agosto 2023, ed infine è stato convocato un ulteriore tavolo per il giorno 31 agosto 2023, a cui sono stati invitati, oltre ai referenti dei precedenti tavoli, anche tutti i sindaci della provincia teramana, al fine di ascoltare il territorio. Con la proposta trasmessa il 29 settembre 2023 all’attenzione dell’assessore Quaresimale e dell’ufficio Programmazione e Attività Integrata per l’Istruzione della Regione Abruzzo, vengono valutati i pareri espressi e la volontà di NON operare dimensionamento nelle Istituzioni Scolastiche della provincia di Teramo, principalmente per due motivi. Il primo perché da un attento studio dei dimensionamento attuati negli anni scorsi è emerso il dato che la Provincia di Teramo, a differenza di altre Province, ha già effettuato una riorganizzazione della rete scolastica in linea con quanto richiesto dalle linee guida in essere (Piani di Dimensionamento Rete Scolastica per gli AA.SS. 19/20, 20/21, 21/22, 22/23 e 23/24).
Il secondo motivo è che da un’attenta analisi dei numeri emerge che la provincia di Teramo con 37.881 iscritti e 41 dirigenze – dati forniti dall’Ufficio Scolastico Provinciale – ha un rapporto di 924 alunni per dirigenza: la Legge n. 197/2022 fissa come parametro quello di una dirigenza scolastica ogni 900 / 1000 iscritti, mentre la precisazione del Ministero dell’Istruzione fissa a 960 iscritti tale rapporto alunni/dirigenze). Pertanto, sia le OO. SS. che i sindaci, rappresentanti del territorio, hanno convenuto con il sottoscritto, senza riserve, che alla luce di tale legge non vi sono le condizioni per un qualsivoglia accorpamento tra istituzioni scolastiche del territorio provinciale teramano”.
E ancora: “In data 3 ottobre 2023 il Servizio Istruzione e Università della Regione Abruzzo comunica, a mezzo PEC, la proroga della data termine fissata per la trasmissione dei piani al 20 ottobre 2023, essendo in procinto di deliberare alcune modifiche alle Linee Guida per il Dimensionamento scolastico che considererebbe non vincolante il parametro del numero minimo per Istituto di 600/400 alunni. In data 2 novembre 2023, lo stesso Servizio, “non avendo ricevuto alcuna proposta di Piano provinciale entro il 20 ottobre” e considerata la scadenza del 30 novembre per la presentazione da parte dell’ente regionale dei Piani provinciali, propone in adozione il proprio piano della rete scolastica per l’A.S. 24/25, con richiesta di conferma entro il 10 novembre: il piano prevederebbe l’accorpamento del Liceo Artistico “F. A. Grue” di Castelli con l’Istituto Comprensivo Isola del Gran Sasso – Colledara e l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo Civitella – Torricella con quello di Campli e Teramo 1 (su quest’ultimo, lo stesso Comune di Civitella del Tronto ha chiaramente espresso la propria contrarietà all’accorpamento, ndr)”.
D’Angelo ringrazia “gli uffici regionali per aver deliberatamente ignorato le richieste del territorio, le ragioni uscite fuori dai tavoli istituzionali ed il tempo che gli stessi hanno impiegato. In rappresentanza delle istituzioni scolastiche, per quanto di competenza dell’Ente provinciale, confermo il mio impegno a difesa delle ragioni, delle identità e delle specifiche peculiarità che ognuna delle nostre scuole ha, e confermo altresì il mio impegno ad oppormi a qualsivoglia imposizione sui tagli delle dirigenze per preservare l’attuale assetto organizzativo provinciale”.