Dirigenze scolastiche a rischio taglio. In consiglio regionale l’interpellanza di Pepe
Sono quattro le dirigenze che verranno accorpate
Come ho annunciato il 13 Settembre, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, domani in Consiglio regionale sarà discussa la mia Interpellanza Piano regionale della rete scolastica – Riduzione delle dirigenze per la provincia di Teramo” scrive in una nota il Consigliere regionale PD, Dino Pepe.
“Sono 4 i quesiti che l’Interpellanza rivolge al Presidente Marsilio e all’Assessore Quaresimale: innanzitutto quale impatto genera in termini di diminuzioni di dirigenze scolastiche, per la Regione Abruzzo, e in particolare per la provincia di Teramo, l’applicazione della legge 197 del 28 dicembre 2022 e come, la Giunta regionale, intende agire per limitarne gli effetti negativi tutelando il territorio provinciale teramano che nel corso degli anni ha già subito notevoli penalizzazioni con la riduzione costate di uffici e funzioni” spiega il Consigliere Dem.
“In secondo luogo l’Interpellanza fa riferimento ai dati chiedendo se, in considerazione dei numeri rilevati, ovvero 37.881 studenti iscritti nelle scuole pubbliche teramane, divisi per le 41 dirigenze attualmente presenti sul territorio, e del fatto che essi rientrano nel rapporto di 1 a 900/1.000 imposto dalla norma del Governo nazionale, la provincia di Teramo può considerarsi esclusa dai temuti tagli delle dirigenze scolastiche” spiega Pepe.
“Gli ultimi due punti riguardano nello specifico il Liceo Artistico F.A. Grue di Castelli, per chiarire se quest’ultimo rientra nelle dirigenze a “rischio tagli” e per chiedere come il Governo regionale intende garantirne l’autonomia in considerazione della sua specificità ed eccellenza formativa e come si vuole potenziarne i percorsi formativi con specifico riferimento all’artigianato artistico.
Infine, sempre con riferimento al al Liceo Grue, il documento chiede di fare luce sulle intenzioni della Giunta regionale circa l’impegno a favorire, in positivo, la conclusione dell’iter burocratico per il riconoscimento come “scuola rara” della Scuola di Castelli” prosegue il Consigliere.
“Spero che Marsilio e Quaresimale vogliano finalmente prendere una posizione chiara su questa vicenda, senza tentare l’ennesimo scaricabarile su altri Enti che, peraltro, hanno già espresso in maniera cristallina, la propria posizione” conclude Pepe.