
Val Vibrata. Si accende la polemica sulla vicenda delle donazioni all’istituto comprensivo Nereto-Sant’Omero-Torano Nuovo da parte degli attivisti di Fratelli d’Italia.
Ed è lo stesso coordinamento del partito della Meloni, che puntualizza i termini della questione dopo la levata di scudi da parte dello stato maggiore del Pd.
“Il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia non può che esprimere sconcerto di fronte all’ennesimo tentativo di distorsione dei fatti oltreché di una banalizzazione di un gesto i cui beneficiari sono le scuole e chi le frequenta.
Alla quotidiana esternazione “a mezzo slogan” del PD replichiamo in maniera netta e decisa difendendo l’operato dei nostri delegati che hanno proceduto ad una “pura e semplice” consegna nei plessi interessati senza formalismi e senza segno alcuno riconducibile al Partito rappresentato.
Resta da comprendere, dunque, come si potesse configurare un tentativo di “strumentalizzazione politica e di attacco alla comunità educante” (che, con dispiacere per chi ci accusa, ci ha ringraziato sentitamente a più riprese) una consegna avvenuta in queste modalità.
Parimenti arduo è comprendere come si possa configurare un’ “operazione di campagna politica su minori” una consegna di materiale didattico alla scuola.
I nostri rappresentanti non avevano alcuna verifica da compiere sugli edifici scolastici, la visita, dunque, non aveva alcuna finalità conoscitiva e, pertanto, diversa nell’oggetto da quella del Segretario Nazionale PD a L’Aquila.
Se gli amici del PD (a cui consigliamo di rivedere almeno la semantica) hanno davvero timore di strumentalizzazioni politiche e sono così sensibili alla crescita “libera” dei nostri bambini, lontana da condizionamenti ideologici sarebbe allora il caso, una volta per tutte, di bloccare tutti quei progetti basati sulle ideologie a “tinte multicolore” che quotidianamente nelle scuole di ogni ordine e grado tentano di confondere l’identità dei nostri giovani, dalle carriere “alias” ad altre proposte e di cui si fanno portavoce ad ogni latitudine proprio alcuni rappresentanti istituzionali del PD”.