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Donna morta in strada, monta la rabbia dei residenti: “Da tempo chiediamo illuminazione adeguata” VIDEO

Il ricordo di chi conosceva Gabriella Di Ottavio: "Dalla morte del padre era cambiata"

Sarà l’autopsia disposta dal pm Silvia Scamurra a fare chiarezza sul decesso di Gabriella Di Ottavio, la 64enne trovata morta in strada ieri sera a Teramo lungo via Brodolini.

Dopo aver individuato il conducente del bus (pare però di un mezzo a 18 posti) che l’avrebbe travolta, bisognerà capire se la donna era già a terra per una caduta o per un malore, o se è stato lo stesso mezzo ad investirla e ucciderla nel percorso a piedi verso casa, distante meno di un chilometro dal punto del tragico impatto. Il minibus, tra l’altro, a quanto si apprende, procedeva in direzione Teramo, con il conducente che ha raccontato agli agenti della stradale che sono arrivati a lui ascoltando alcune testimonianze che non si sarebbe accorto di nulla.

Questa mattina nel frattempo i residenti della zona sono tornati a sottolineare come da tempo avessero chiesto, singolarmente e di quartiere, illuminazione pubblica adeguata al Comune per questioni di sicurezza.

Gabriella la ricorda con affetto Antonio, che insieme alla moglie le dava spesso un passaggio verso casa “ma negli ultimi tempi lo rifiutava. Dopo la morte del padre qualche tempo fa, si è chiusa in sé stessa – ha raccontato – Girava sempre da sola”. 

La 64enne era separata da un infermiere ed aveva un figlio, ma a casa viveva da sola. “Abbiamo firmato anche petizioni per l’illuminazione, ma niente da fare”, ha concluso Antonio.

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