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Teramo

Elezioni, il Cittadino Governante: Giulianova vuole il cambiamento

L'analisi dopo il voto per le regionali

Sayonara Tortoreto

Giulianova vuole il cambiamento. A sottolinearlo, in una nota, è il Cittadino Governante alla luce di quelli sono stati i riscontri elettorali a Giulianova: con Luciano D’Amico che ha ottenuto 5879 voti
pari al 54,47% contro i 4915 voti di Marsilio pari al 45,53%.

 

L’intera provincia di Teramo ha fatto la stessa scelta facendo prevalere la coalizione Patto per l’Abruzzo guidata dal prof. D’Amico, infatti dei 7 consiglieri eletti nella provincia di Teramo 4 sono del centrosinistra.

“La lista civica Abruzzo Insieme, nella quale è stato candidato Franco Arboretti, nel nostro comune ha avuto un consenso di 1864 voti (pari al 18,41%) di cui 1372 sono state le preferenze andate ad Arboretti che a livello provinciale ha ottenuto in totale 1659 voti e a Giulianova è risultato il più votato fra tutti i candidati delle due coalizioni. I voti della lista civica Abruzzo Insieme sono stati decisivi per l’affermazione di Luciano D’Amico nella nostra città”, si legge in una nota.

Questi dati ci consegnano interessanti spunti di riflessione.

A Giulianova il centrodestra ha perso nettamente.

Il partito del sindaco Costantini, la Lega, ha ottenuto il magro risultato del 5,13%.

Eppure il centrodestra a Giulianova si è molto impegnato nella propaganda elettorale con costosissime campagne dei vari candidati; inoltre l’amministrazione Costantini si è esposta molto con passerelle – ricordiamo ministri della Repubblica che si sono presentati nelle istituzioni a fare propaganda a spese dei cittadini – promesse e annunci trionfalistici a cui i Giuliesi evidentemente non hanno creduto, rispondendo in maniera decisa attraverso il voto.

È chiaro che anche i cinque anni di governo Costantini a Giulianova hanno pesato negativamente: i tanti danni, l’inefficienza, i ritardi e gli errori che hanno fatto sono sotto gli occhi di tutti. Così pure ha inciso sul voto il tratto autoreferenziale e sordo ai bisogni veri della città di questa amministrazione nonostante l’incessante lavoro di propaganda messo in campo.

Non a caso Arboretti – capogruppo del Cittadino Governante, la principale forza di opposizione in consiglio e sul territorio – ha ottenuto un consenso così importante.

Il centrosinistra deve ripartire da qui, trovando l’entusiasmo e lo slancio necessari per guardare con fiducia all’appuntamento delle elezioni comunali di giugno prossimo.

Auspichiamo che un’attenta lettura dei risultati di domenica scorsa porti rapidamente all’unità di tutte le forze politiche progressiste, di sinistra e ambientaliste con l’individuazione di un candidato e la definizione di un programma in grado di rappresentare in maniera convincente il cambiamento.

Vorremmo, infine, richiamare l’attenzione su un aspetto sensibile della democrazia: sui 21.650 aventi diritto hanno votato solamente 11.073 e cioè il 51,15%. È necessario quindi motivare i tanti cittadini che anche questa volta si sono rifugiati nell’astensionismo a tornare a votare rappresentando in maniera adeguata le loro istanze, ridando speranza dove c’è la sfiducia.

Questo avverrà più facilmente proponendo un’idea nuova di città: moderna, con al centro i bisogni e i diritti dei cittadini, attenta ai beni comuni, sostenibile, inclusiva, con un’economia florida, una sanità pubblica di eccellenza, opere pubbliche qualificanti, la giusta sensibilità nei riguardi di tutte le problematiche sociali, del diritto allo studio e della cultura, la promozione della partecipazione e della trasparenza.

Tutto questo – prima pensato e poi coerentemente realizzato – rappresenta il vero cambiamento che Giulianova merita e cittadini aspettano.

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