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Teramo

Festa della Liberazione, ad Atri lo spettacolo “Chiamateci Partigiane!”

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Atri. Si intitola “Chiamateci partigiane!” lo spettacolo della Compagnia dei Merli Bianchi, in co-produzione con Dafne ETS, prima residenza artistica con il Centro Culturale ‘Aldo Moro’, e il sostegno del Centro Studi Joyce Lussu che andrà in scena al Teatro Comunale di Atri il 24 aprile 2025 alle 21.

 

Una rappresentazione che vuole rendere omaggio a tutte le donne partigiane note e sconosciute che non hanno semplicemente contribuito alla lotta, ma che hanno reso possibile con il loro apporto la Resistenza stessa. Un viaggio nelle biografie, nelle testimonianze e nella bibliografia. In scena l’attrice e drammaturga Laura Margherita Di Marco e i musicisti Ludovica Trimarelli (violino) e Valerio Valerii (chitarra). La regia è firmata da Dimir Viana, assistente alla regia Cinzia Delbò.

Lo spettacolo si avvale del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Atri ed è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

L’iniziativa rientra nel più ampio programma dell’80esimo anniversario della Festa della Liberazione che si celebra il 25 aprile giornata nella quale ad Atri alle 11 dalla Scuola Primaria di Viale Umberto I partirà un corteo con autorità civili, militari e cittadini accompagnati dal concerto bandistico “Amici della banda” di Casoli di Atri per arrivare in Piazza Martella dove ci sarà la deposizione della corona. Ci si sposterà poi in Piazza Duchi Acquaviva, per deporre una corona nella Cappella dei Caduti e quindi nella Chiesa di San Liberatore – che si trova nella stessa piazza e che funge anche da sacrario dei Caduti in guerra – sarà celebrata la Santa Messa alle 11,30.

“La narrazione trova il suo seme drammaturgico – si legge nelle note di regia – nell’immaginario dialogo tra una nonna e la nipote con l’intento storico, culturale ed emotivo di ritrovare i luoghi e i passi delle donne partigiane, non solo di quelle definite tali in quanto combattenti. Dai racconti, ma anche dalle reticenze al ricordare della nonna, quasi a voler nascondere o dimenticare i fatti avvenuti tra il ’43 e il ’45, la nipote, come una vera staffetta, raccoglie il testimone dell’esperienza della nonna e di tutte le donne dei suoi racconti. Intervallandosi a questo dialogo intimo, la voce narrante apre spaccati sui contesti storici e culturali che permettono di intrecciare le singole biografie agli eventi della grande storia, spesso declinata solo al maschile, relegando la figura femminile a ruoli di supporto o di secondaria importanza. Costruiscono insieme un ponte generazionale che restituisce volti, nomi e voci delle figure femminili che hanno partecipato alla Resistenza, ognuna come ha potuto, saputo e creduto, confermando il senso profondo dell’essere ‘partigiana’. Lo spettatore viene condotto, tra narrazione e suggestioni musicali e sceniche, su un crinale letterario, storico ed emozionale che rende comprensibile anche quel silenzio che parla molto più di tante narrazioni fantasiose o escludenti, quel non riuscire spesso a raccontare la violenza subìta, il dolore visto e vissuto da tante donne che invece hanno fatto la storia della Liberazione italiana tanto quanto gli uomini. Lo spettacolo, con la sua intensità scenica crea un’esperienza immersiva che valorizza il linguaggio del corpo e le dinamiche relazionali tra attrice e musicisti. Al pubblico verrà consegnata la bibliografia da cui sono state recuperate le fonti storiche e le testimonianze che l’attrice fa dire ai personaggi”.

“Siamo molto felici di ospitare nel nostro Teatro Comunale lo spettacolo ‘Chiamateci Partigiane!’ – dichiara l’assessora al Sociale del Comune di Atri, Alessandra Giuliani – il progetto artistico proposto dalla Compagnia dei Merli Bianchi è molto meritevole e accurato per cui sono certa che il pubblico apprezzerà molto la messa in scena e i contenuti veicolati. Ringrazio di cuore Laura Margherita Di Marco artista non solo talentuosa, ma dotata di grande sensibilità. Lo spettacolo che metterà in scena è un omaggio alle donne e alla Resistenza e fa luce sul nostro passato, su ferite profonde che meritano di essere rese note e non taciute. Un plauso va a lei a tutta la sua Compagnia per questo progetto che abbiamo fortemente voluto nella nostra città e che anticipa degnamente l’importante anniversario del 25 aprile”.

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